Si stima che l’8,3%
della popolazione mondiale soffra di diabete di tipo 2 e, secondo l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, è una percentuale destinata ad aumentare fino al 9,9% entro
il 2030. Uno studio italo-americano, condotto da ricercatori del Policlinico Universitario
Agostino Gemelli di Roma e del New York Presbytérian-Weill Cornell Medical Center
e pubblicato su “The New England Journal of Medicine”, rivela che, nel trattamento
del diabete di tipo 2, la chirurgia bariatrica supera i risultati della terapia medica
standard. La ricercatrice del Gemelli, professoressa Geltrude Mingrone, ci spiega
i particolari dello studio condotto su 60 pazienti, tra i 30 e i 60 anni.