2012-03-29 14:12:14

Disagi per i rifugiati: domande d'asilo in crescita. Rapporto Centro Astalli 2012


E’ stato presentato a Roma il Rapporto annuale 2012 della Fondazione Centro Astalli. Il documento presenta una fotografia aggiornata sulla condizione di circa 32.600 rifugiati e richiedenti asilo che nel 2011 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati. Tra i dati più rilevanti spicca il raddoppio dei migranti che si sono rivolti al Centro Astalli rispetto all’anno precedente. Un aumento dovuto all’interruzione della pratica dei respingimenti e alla grave crisi economica che si è abbattuta con maggior violenza sui più vulnerabili. Stefano Leszczynski ha intervistato mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes:RealAudioMP3

R. – Certamente serve la consapevolezza che i richiedenti asilo sono cresciuti in questi anni e cresceranno sempre di più, soprattutto quelli provenienti da un continente – l’Africa – che ci è vicino di casa. Quindi non si può più affrontare il tema dei richiedenti asilo e della protezione internazionale semplicemente attraverso l’emergenza e l’improvvisazione, ma serve un piano e un progetto strutturale che coinvolga tutti i porti più importanti del contesto italiano e che comprenda – sul piano dell’integrazione – dei percorsi di accompagnamento nelle diverse città italiane. Su questo tema bisogna escludere ogni forma di ideologia che devia l’attenzione da queste persone, che sono invece una risorsa importante nella ricostruzione di una democrazia in Europa e di una qualità della democrazia in Italia.

D. – Spesso, tra l’altro, queste persone sono spinte alla fuga a causa di conflitti in cui l’Europa è, in un certo modo, coinvolta…

R. – Abbiamo un doppio dovere nell’accoglienza. Un primo dovere perché queste vittime sono vittime non solo di una guerra, ma poi sono vittime anche di una guerra che tante volte è cresciuta ed è avvenuta a causa di potenze europee, o di altre potenze mondiali. Su questo credo anche il diritto internazionale debba essere molto attento per quantificare anche il dovere e l’impegno dei diversi Stati in ordine proprio alla richiesta di asilo e alla costruzione di percorsi nuovi in questo senso. (mg)







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