Cuba sia la casa di tutti i cubani nella giustizia e nella libertà: così il Papa al
congedo dall’Avana
“Cuba sia la casa di tutti e per tutti i cubani, dove convivano la giustizia e la
libertà, in un clima di serena fraternità”: è l’ardente preghiera di Benedetto XVI
durante la cerimonia di congedo all’aeroporto José Martì dell’Avana, alla presenza
del presidente cubano Raúl Castro che ha rivolto parole di ringraziamento al Pontefice.
La cerimonia si è svolta al chiuso a causa della pioggia. Il Papa ha sottolineato
le sofferenze del popolo cubano a causa dell'embargo e ha ribadito che nessuno deve
essere impedito nelle proprie libertà fondamentali. Decine di migliaia di cubani si
sono riversati per le strade nonostante la pioggia, lungo i 18 chilometri che separano
la nunziatura dall'aeroporto, per salutare con affetto il Papa in partenza.
Il
rispetto della libertà è imprescindibile “Il rispetto e la cura della libertà
che palpita nel cuore di ogni uomo – ha affermato il Papa durante la cerimonia - è
imprescindibile per rispondere in modo adeguato alle esigenze fondamentali della sua
dignità, e costruire così una società nella quale ciascuno si senta protagonista indispensabile
del futuro della propria vita, della propria famiglia e della propria patria”.
Eliminare
posizioni inamovibili, cercare nel dialogo ciò che unisce tutti “L'ora presente
– ha proseguito - reclama in modo urgente che, nella convivenza umana, nazionale ed
internazionale, si eliminino posizioni inamovibili ed i punti di vista unilaterali
che tendono a rendere più ardua l'intesa ed inefficace lo sforzo di collaborazione.
Le eventuali discrepanze devono essere risolte ricercando, senza stancarsi, ciò che
unisce tutti, con un dialogo paziente e sincero e una volontà sincera di ascolto che
accolga obiettivi portatori di nuove speranze”.
Nessuno si senta escluso
dalla società cubana Il Papa incoraggia i cubani perché traggano da Cristo
“la forza necessaria per costruire una società solidale, nella quale nessuno si senta
escluso”. “Porto nell’intimo del mio cuore – ha detto - tutti e ciascuno dei cubani,
che mi hanno circondato con la loro preghiera e il loro affetto, offrendomi una cordiale
ospitalità e facendomi partecipe delle loro più profonde e giuste aspirazioni”.
Cristo
apre la società a inusitate e benefiche prospettive “Sono venuto qui come testimone
di Gesù Cristo – ha affermato - nella ferma convinzione che, dove Egli arriva, lo
scoraggiamento lascia il posto alla speranza, la bontà allontana le incertezze, ed
una forza vigorosa apre l’orizzonte a inusitate e benefiche prospettive”. Ha esortato
quindi i cattolici a non stancarsi “di offrire con responsabilità il loro apporto
al bene e al progresso integrale della patria”.
La fede, fattore di autentico
sviluppo, rinnovamento e riconciliazione Benedetto XVI ha sottolineato che
“il cammino che Cristo propone all'umanità, e ad ogni persona e popolo in particolare,
non la coarta in nulla, anzi è il fattore primo e principale per il suo autentico
sviluppo. La luce del Signore, che ha brillato con fulgore in questi giorni, non si
spenga in chi l'ha accolta ed aiuti tutti a rafforzare la concordia e a far fruttificare
il meglio dell'anima cubana, i suoi valori più nobili, sui quali è possibile fondare
un società di ampi orizzonti, rinnovata e riconciliata”.
No a limitazioni
di libertà fondamentali, no all’embargo “Che nessuno – ha aggiunto - si senta
impedito a prendere parte a questo appassionante compito, per limitazione delle proprie
libertà fondamentali, né si senta esonerato da esso, per negligenza o carenza di mezzi
materiali. Situazione che risulta aggravata quando misure economiche restrittive imposte
dal di fuori del Paese pesano negativamente sulla popolazione”.
Cuba ravvivi
la fede dei suoi padri Quindi ha concluso: “Cuba, ravviva in te la fede dei
tuoi padri! Prendi da questa fede la forza per edificare un avvenire migliore, abbi
fiducia nelle promesse del Signore, apri il tuo cuore al suo Vangelo per rinnovare
in modo autentico la vita personale e sociale. Mentre vi rivolgo il mio commosso addio,
chiedo a Nostra Signora della Carità del Cobre che protegga col suo manto tutti i
cubani, li sostenga in mezzo alle prove e ottenga dall'Onnipotente la grazia che maggiormente
desiderano. Hasta siempre, Cuba, terra impreziosita dalla presenza materna di Maria.
Che Dio benedica il tuo futuro”.