2012-03-28 08:05:31

Vertice di Seul: accordo sulla lotta al terrorismo nucleare


I 53 capi di Stato e di governo hanno concluso i lavori del summit di Seul sulla sicurezza nucleare con l’impegno a cooperare per la prevenzione del terrorismo e per tenere al sicuro i materiali sensibili. Intanto la Cerea del Nord va avanti con il suo programma missilistico ma apre agli osservatori internazionali. Sentiamo Marco Guerra: RealAudioMP3
Il vertice sulla sicurezza nucleare di Seul ha fatto da cornice all’ennesimo tentativo di ridurre le distanze sulla crisi siriana tra Stati Uniti, Cina, Russia. Il sostegno di Pechino e Mosca al piano di pace di Kofi Anan rappresenta un passo in avanti delle due super potenze che hanno spesso usato il loro diritto di veto al consiglio di sicurezza dell’Onu per difendere il governo di Assad. Ma sul tavolo del summit hanno tenuto banco soprattutto i dossier del nucleare iraniano e nord coreano. Scongiurare l’uso militare della tecnologia atomica è infatti l’obiettivo della dichiarazione finale dei 53 leader presenti ai lavori, che ribadisce la necessità di cooperare per la prevenzione del terrorismo nucleare, per ridurre al minimo l'uso di uranio altamente arricchito e per tenere al sicuro materiali e siti sensibili. Propositi – affermano i grandi – che non ostacoleranno i diritti degli Stati di utilizzare il nucleare per fini pacifici. E proprio a questo diritto si è appellata la Corea del Nord che - a poche ore dal vertice – ha ribadito che non abbandonerà mai “il progetto del lancio di un satellite a scopi pacifici”,ritenuto invece dai Paesi occidentali il test di un missile con potenziale testata atomica. Per dimostrare le sue intensioni Pyongyang ha invitato un gruppo di esperti indipendenti ad assistere e al lancio del razzo annunciato per la metà di aprile.








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