Mali: i leader religiosi incontrano il presidente deposto dai golpisti
“Ieri pomeriggio i capi religiosi che stanno conducendo un negoziato per risolvere
la crisi provocata dal golpe, hanno incontrato i capi della giunta militare. In seguito
hanno potuto visitare i ministri del governo deposto, che sono detenuti dai soldati,
per accertarsi delle loro condizioni. Hanno anche avuto un breve scambio di saluti
con il Presidente Amadou Toumani Touré. Sembra che le condizioni dei detenuti siano
migliorate rispetto a qualche giorno fa” dice all’agenzia Fides don Edmond Dembele,
segretario della Conferenza episcopale del Mali. I militari che hanno preso il potere
con il golpe del 22 marzo, hanno annunciato ieri l’adozione di una nuova Costituzione,
che stabilisce un periodo di transizione durante il quale il Paese sarà governato
dalla giunta (che si è data il nome di Comité National pour le Redressement de la
Démocratie et la Restauration de l'Etat), nessun membro della quale potrà candidarsi
in seguito alle elezioni presidenziali e legislative. “Non sappiamo ancora quale sia
la reazione della società civile al progetto di Costituzione presentato ieri sera
dalla giunta militare” dice don Dembele, che aggiunge: “Sono previste alcune manifestazioni
per oggi. In particolare alcuni partiti politici ed associazioni hanno organizzato
una marcia di sostegno ai golpisti”. Don Dembele ha fatto parte della delegazione
dei leader religiosi cattolici, protestanti e musulmani, che hanno ieri incontrato
i partiti che appoggiano i militari golpisti. “Abbiamo voluto comprendere meglio la
loro posizione. Hanno risposto che, a loro avviso, la democrazia necessita di maggior
rigore e che, secondo loro, c’è troppo lassismo nella gestione dello Stato e che quindi
occorreva un cambiamento. Questo cambiamento si è verificato sotto la forma del golpe
militare, e dunque bisogna sostenere il regime nato dal colpo di Stato” dice il sacerdote.
“I negoziati continuano al fine di trovare una via di uscita” conclude don Dembele.
Nel frattempo la Cedeao (la Comunità Economica dell’Africa Occidentale), che ha condannato
il golpe, invierà una delegazione per proporre alla giunta militare un percorso per
tornare all’ordine democratico. (R.P.)