2012-03-28 23:28:17

Il cardinale Bagnasco ai politici cattolici: camminate insieme, uniti sui valori essenziali


“La gente guarda a voi e desidera sentirsi al primo posto nei vostri pensieri e nel vostro lavoro quotidiano”: è quanto ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della Messa da lui presieduta nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma per i politici.

Il pensiero unico in nome della tolleranza uccide la verità
Il porporato ha esortato i politici cattolici ad “andare controcorrente rispetto al pensiero unico, alle opinioni dominanti che in nome del rispetto e della tolleranza uccidono la verità e con essa fanno danno all’uomo”. “Si è anticonformisti quando non sottostiamo alle letture vincenti quando non ci convincono, e quando non lasciamo omologare. Il credente è non conformista quando non ha paura di rimanere solo in compagnia della verità, l’unica che paga veramente perché fa grande la coscienza. Quando non fugge e non si nasconde di fronte alle immediate e corali patenti di fanatismo, di intolleranza o di mentalità retrograda”.

Quando si azzera ogni punto di riferimento si può giungere alla barbarie
“Si dice che bisogna vivere nella storia – ha proseguito - e che questa – essendo plurale – impone linee mediane: ciò è vero e giusto in moltissime questioni. Ma se questo principio pratico si volesse applicarlo ovunque e comunque, anche alle evidenze universali e ai valori morali, alle linee portanti della natura umana, allora viene azzerato ogni punto di riferimento, il piano si inclina e si giunge ad autorizzare la barbarie rivestita di umanesimo e di fratellanza. Allora si pretende di ridefinire anche l’uomo; ma egli non ci guadagna perché ha in se stesso la sua verità, è scritta nel suo essere che, pur vivendo nella storia, è anche metastorico. Si dice che non esistono valori assoluti, cioè validi per tutti e per sempre, poiché tutto sarebbe cultura e storia; appartiene però alla coscienza universale un “no” netto ad azioni o fatti aberranti giudicati come male assoluto, come il commercio dei bambini, la schiavitù e altro…, di cui neppure si deve discutere perché su certe mostruosità non si fa accademia. Bisogna, però, essere umili e vigili, perché lentamente ci si abitua a tutto: spesso basta ripetere in modo ossessivo la menzogna perché appaia vera”.

Politici cattolici, nessuna etica confessionale ma unità sui valori essenziali
Di qui l’appello ai politici cattolici: “Camminate insieme con fiducia e benevolenza, con stima reciproca e coraggio: su molte cose le opinioni saranno logicamente differenti – lo ricorda anche il Concilio Vaticano II – ma sui valori essenziali vi ritroverete pienamente, e potrete insieme meglio esporre a tutti argomenti e testimonianza. Ho detto argomenti, perché, come ben sapete, i cattolici non vogliono imporre a nessuno un’etica confessionale. Purtroppo sembra che gli attori culturali e comunicativi non vogliano ascoltare quanto si ripete da sempre, e cioè che il fatto che alcuni principi facciano parte del Vangelo non diminuisce la legittimità civile e la laicità dell’impegno di coloro che in essi si riconoscono: ‘La laicità vera, infatti, rispetta le verità che emergono dalla conoscenza naturale sull’uomo che vive in società’ (Congregazione per la Dottrina della Fede, Nota dottrinale, 24.11.2002)”.












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