Colletta della Messa del Papa di Giovedì Santo per i profughi siriani
Donare le offerte raccolte durante la Messa vespertina del Giovedì santo, che sarà
celebrata in San Giovanni dal Papa, in favore dell’assistenza umanitaria ai profughi
siriani “è un gesto molto generoso da parte del Santo Padre nei confronti della immane
sofferenza del nostro popolo, che vive anche le conseguenze dell’embargo”: è quanto
dice all’agenzia Fides mons. Samir Nassar, arcivescovo maronita di Damasco. L’arcivescovo
informa che già il giorno dopo, il Venerdì Santo, il Pontificio Consiglio Cor Unum
invierà la somma raccolta alla Caritas Siria, che la utilizzerà per assistere le vittime
di guerra. “E’ un gesto di vicinanza e solidarietà che ha un forte significato per
noi, in questo tempo quaresimale e di grande sofferenza: ci fa sentire la Chiesa universale
vicina ai suoi fedeli in difficoltà” prosegue l’arcivescovo. “Teniamo ben presenti
e auspichiamo si realizzino i messaggi inviati da Benedetto XVI per il cessate il
fuoco, la pace, il dialogo, la libertà in Siria”, conclude. Oltre 20.000 profughi
siriani, in fuga dal conflitto, hanno già varcato la frontiera con il Libano, e l’esodo
continua. Padre Simon Faddoul, presidente della Caritas Libano, dice allarmato a Fides:
“Negli ultimi due giorni abbiamo accolto altre 100 famiglie, ed è una stima per difetto,
mentre il flusso di rifugiati non si ferma. La situazione peggiora vistosamente e
siamo già in piena emergenza. I nostri volontari fanno il possibile per essere vicino
alla gente, che arriva stremata e provata psicologicamente”. L’aiuto del Santo Padre
“è una iniziativa meravigliosa, che ci incoraggia molto”, dice il presidente della
Caritas Libano. “Ringraziamo il Santo Padre e i suoi collaboratori per questa sensibilità.
Il Papa si mostra vicino a tutti coloro che soffrono nel mondo ed è vicino al dramma
del popolo siriano. Speriamo e preghiamo che la sofferenza del popolo siriano abbia
presto fine”. (R.P.)