2012-03-27 12:42:03

Roma. Funerali del militare ucciso in Afghanistan. Mons. Pelvi: “Un operatore di pace”


Una persona “convinta che la pace si costruisce persino con un pezzo di pane e una scuola che riapre”. Così l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, ha reso omaggio al sergente maggiore Michele Silvestri, caduto in Afghanistan sabato scorso, nell’omelia dei funerali di Stato celebrati ieri pomeriggio nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Cinquantesima vittima italiana della missione Isaf (International security assistance force), “Michele è stato capace di dire al Signore: ‘Eccomi’, cioè sono pronto per il servizio alla pace. Ha giurato fedeltà alla Patria, mettendosi pienamente a disposizione degli altri. Per lui l’amore non è dipendenza ma dono”. Michele “sta davanti a noi come segno di consolazione, d’incoraggiamento, di speranza” ha aggiunto mons. Pelvi, ricordando poi tutti i soldati italiani impegnati nelle missioni internazionali. “Sono un po’ speciali - ha detto - perché portano con sé quel bagaglio di umanità e di fede che contraddistingue da sempre i nostri militari impegnati in missioni di sicurezza nel mondo”. Nel concludere, mons. Pelvi ha sottolineato l’urgenza di “educare alla cittadinanza mondiale, consapevoli che le differenze etniche e culturali non sono una minaccia, bensì una risorsa”. (G.M.)







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