Pakistan: aumenta la tratta di esseri umani nella provincia del Sindh
Dall’inizio dell’anno è stato registrato un forte incremento nella tratta di esseri
umani nella provincia pakistana del Sindh, e la tendenza potrebbe continuare, a meno
che le autorità non intervengano prontamente. Secondo il responsabile della Ong Madadgaar
Helpline, che si occupa di donne e bambini vittime di abusi e di traffico umano, nei
primi due mesi del 2012 sono stati registrati 190 casi. Nel 2011 i casi erano stati
in tutto 288. Le famiglie ricevono denaro in cambio dei propri figli. I trafficanti
- riporta l'agenzia Fides - prendono donne e bambini dai villaggi con la promessa
di portarli a lavorare nelle città. Una volta pagata una certa cifra, questi malviventi
sfruttano le vittime trattandole come schiavi. La maggior parte provengono dal Bangladesh
e dall’Afghanistan, dove la povertà e i conflitti hanno reso difficile per la gente
soddisfare le proprie necessità primarie. Secondo fonti del Ministero per i Diritti
Umani del Sindh, la povertà obbliga le persone a dare via i propri figli. Nelle grandi
città come Karachi, Hyderabad, Larkana ci sono bambini con meno di 5 anni sfruttati
come servitù, nonostante la Costituzione del Paese garantisca la tutela dei minori.
Dopo le inondazioni del 2010 e 2011, nella provincia del Sindh la povertà è aumentata,
e molte famiglie dipendenti dall’agricoltura non hanno avuto altra scelta che mandare
i propri figli nelle grandi città. Secondo un rapporto del 2011 del Dipartimento degli
Stati Uniti per la Tratta di esseri umani, il Pakistan è un Paese di transito oltre
che una meta per le vittime della tratta. Il principale problema è legato al lavoro
forzato, prevalentemente in Sindh e Punjab, molto diffuso nelle fabbriche di mattoni,
tappeti, nell’agricoltura, e nella pesca, nelle miniere, nell’industria conciaria
e nella produzione di braccialetti di vetro. I dati dell’Organizzazione Internazionale
del Lavoro riportano che ogni anno in tutto il mondo 12 milioni di persone sono vittime
di tratta. Circa il 70% sono donne con meno di 25 anni di età. (R.P.)