Pakistan: attacchi di estremisti islamici in un sobborgo di Karachi
La popolazione cristiana è terrorizzata: aumentano le incursioni violente, diurne
e notturne, di gruppi di estremisti islamici a Essa Nagri, sobborgo cristiano della
città di Karachi. Nel quartiere, densamente popolato, vivono circa 50.000 cristiani,
in condizioni di estrema povertà e nella mancanza di servizi di base. Secondo fonti
locali dell'agenzia Fides, nel sobborgo di Essa Nagri vi sono circa 15 chiese di varie
denominazioni: cattolica, presbiteriana, pentecostale, avventista del Settimo Giorno,
Esercito della Salvezza e altre. Nell’area operano diverse Ong con progetti di istruzione,
sostegno sociale ed economico alla comunità. Fra queste, l’Ong “Mission and Action
for Social Services” (Mass), ha informato Fides di aver presentato una denuncia ufficiale
alla polizia, perché negli ultimi mesi sono cresciuti a ritmo vertiginoso gli attacchi
di militanti islamici contro le famiglie del quartiere. Come riferito da fonti a Karachi,
i militanti entrano in Essa Nagri impugnando pistole e mitragliatrici, saccheggiano
le case e commettono violenze di ogni tipo contro famiglie indifese. Rubano, estorcono
denaro dicendo che devono riscuotere la “Jizya” (la tassa imposta, secondo la sharia,
sulle minoranze non musulmane), percuotono vittime innocenti, abusano delle donne
per puro divertimento. L’Ong “Mass” afferma di aver chiesto alle autorità di “prendere
provvedimenti contro questi terroristi”. Il fenomeno era stato già segnalato dal parlamentare
cattolico del Sindh, Michael Javed che aveva parlato di “stupri e torture di donne
e bambini cristiani” nei sobborghi di Karachi. Nei giorni scorsi, una donna cristiana
di Essa Nagri ha raccontato scioccata: “Uomini armati e ubriachi hanno fatto irruzione
nella mia casa e hanno violentato le mie due figlie sotto i miei occhi. Chi ci protegge?”.
Vi sono anche numerosi casi in cui i militanti hanno rapito le ragazze cristiane,
costringendole al matrimonio e alla conversione all’islam. (R.P.)