Convenzione per limitare l’inquinamento dei rifiuti elettrici ed elettronici
Una Convenzione ad hoc per limitare l'inquinamento provocato dai rifiuti elettrici
ed elettronici. A siglarla è stata l'Unione internazionale delle telecomunicazioni
(Itu), e le parti firmatarie della Convenzione di Basilea (Sbc) sul controllo dei
movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento, già operativa
dal 1992. Si vuole rafforzare la collaborazione fra il settore dell'information e
communication technology (Ict), i referenti politici sulle questioni ambientali e
l’industria del riciclo. L'obiettivo è quello di promuovere la raccolta e il riciclo
dei materiali pericolosi, introducendo misure per migliorare la gestione delle apparecchiature.
Secondo stime dell'Itu, i rifiuti elettronici sono in crescita esponenziale, specie
nei Paesi in via di sviluppo, ma solo il 13% attualmente viene riciclato, spesso senza
applicare procedure di sicurezza. ''Il settore dell'Ict - spiega il segretario generale
dell'Itu, Hamadoun Touré - sta già facendo progressi significativi nel migliorare
le sue prestazioni e nel ridurre i rifiuti elettronici attraverso migliori standard
e migliori pratiche''. I rifiuti elettronici contengono materiali tossici impiegati
nei processi di lavorazione e possono causare danni all'ambiente ma anche alla salute
umana. ''Le apparecchiature Ict - aggiunge il segretario esecutivo della Convenzione
di Basilea, Jim Willis - deve essere gestito pensando al suo intero ciclo di vita,
e questo include il periodo in cui l'apparecchiatura diventa di seconda mano e poi
un rifiuto elettronico''. (R.G.)