Venezia: ieri la prima omelia a San Marco del neo patriarca mons. Moraglia
Per la nuova evangelizzazione è fondamentale il ruolo della comunità: lo ha affermato
mons. Francesco Moraglia che ieri nella basilica di San Marco ha tenuto la sua prima
omelia da patriarca, durante la cerimonia di insediamento che ha concluso un percorso
iniziato sabato scorso con l’ingresso in diocesi dalla porta di Mira, lungo la Riviera
del Brenta. A Venezia mons. Moraglia ha chiesto di essere “comunità evangelizzante”.
“I discepoli, intesi personalmente e comunitariamente, - ha detto - vengono prima
degli uffici pastorali, prima delle facoltà teologiche, prima della rete mediatica”.
Con il pensiero rivolto all’episodio dei discepoli di Emmaus, ha sottolineato l’importanza
dell’Eucaristia, “evento privilegiato del realismo cristiano”. Realismo che “include
il rispetto della vita sempre, senza condizioni”. Nel richiamare l’anno della fede
indetto da Benedetto XVI, il neo patriarca ha sottolineato che l’evangelizzazione
della chiesa stessa deve “crescere nella consapevolezza della fede per educarsi e
porsi, senza arroganza ma anche senza timori e complessi d’inferiorità, in una testimonianza
dialogica con le culture del nostro tempo”. E questa sera, a Mestre, il primo impegno
ufficiale e pubblico di mons. Moraglia: nel Duomo di S. Lorenzo guiderà una veglia
di preghiera per la vita promossa dal Movimento per la vita e dal Centro di aiuto
alla vita di Venezia-Mestre, insieme al vicariato di Mestre e alle varie realtà del
patriarcato. (G.M.)