Egitto: formata l'Assemblea costituente. Il peso dei partiti islamici
Si riunirà mercoledì la sessione inaugurale dell’Assemblea costituente i cui 100 membri
sono stati eletti ieri dal parlamento egiziano. Lo riferisce oggi la stampa in Egitto
dando ampio risalto alla rappresentanza che in seno all’Assemblea avranno i partiti
di orientamento islamico. Su cento seggi le forze islamiche ne controlleranno 65:
la formazione più rappresentata sarà Libertà e giustizia, braccio politico dei Fratelli
musulmani, seguita dai salafiti di Al Nour e da altre personalità indipendenti orbitanti
nella stessa area. Dell’assemblea fanno parte sia parlamentari sia personalità di
varia estrazione, in particolare esponenti sindacali e alcuni studenti. Critiche sulla
predominanza di esponenti di orientamento islamico sono state espresse da formazioni
laiche, in particolare dal Partito socialdemocratico, dal Partito dei liberi egiziani
e dal Wafd. Pur avendo loro rappresentanti, secondo il quotidiano ‘Al Ahram’ i tre
partiti stanno valutando l’opportunità di ritirarsi dall’organismo incaricato di redigere
la Legge fondamentale dello Stato. Nella sessione di mercoledì, l’Assemblea eleggerà
un presidente e due vicepresidenti; saranno inoltre formate commissioni, ognuna delle
quali avrà l’incarico di occuparsi di una parte della futura Costituzione. L’elezione
dell’Assemblea è sopraggiunta in un momento di relativa tensione tra la giunta militare
che sta guidando la transizione e i Fratelli musulmani. A questi ultimi che sabato
avevano chiesto lo scioglimento del governo di Kamal Al Ganzouri (nominato dai militari)
accusandolo di aver mancato gli obiettivi di governo e di costituire una minaccia
al corretto svolgimento delle elezioni presidenziali, la giunta ha risposto ieri affermando
che il governo resterà in carica fino al termine della transizione e che le accuse
sulla volontà di pilotare le prossime elezioni sono senza fondamento. (R.P.)