2012-03-25 14:10:15

Nella Cattedrale di Pennabilli, il saluto a Tonino Guerra


Oggi a Pennabilli, cittadina emiliana dove viveva, si svolge la cerimonia religiosa voluta per salutare Tonino Guerra, scomparso il 21 marzo. La funzione si tiene sul sagrato della cattedrale di Pennabilli, presieduta dal vescovo di San Marino e Montefeltro, mons. Luigi Negri. Il servizio è di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Tonino Guerra è stato poeta e sceneggiatore di fama internazionale. Ha dato lustro alla poesia in dialetto e ha legato il suo nome ai più famosi film di Fellini. Ma ha anche firmato quadri di valore. Ha ricevuto premi in Francia, negli Stati Uniti, in Russia. Nelle sue opere artistiche torna il valore della bellezza, che per chi ha avuto il privilegio di incontrarlo si rivelava anche come tratto dell’anima. Ne abbiamo parlato con mons. Luigi Negri:

“Credo che la bellezza sia un sentiero che si percorre ed è un sentiero che finisce in Dio. E’ per questo che la tradizione cristiana dice: ‘la bellezza è lo splendore della verità’. Chi percorre il sentiero, anche per poco, è certamente un uomo a cui la Chiesa guarda con molto rispetto e che considera in qualche modo legato a sé. Ogni uomo percorre le beatitudini che può percorrere e Tonino Guerra ha percorso un buon tratto di beatitudini”.

Uno dei più grandi amici, il giornalista-scrittore e parlamentare Sergio Zavoli, ha tenuto ieri l’orazione funebre del poeta a Santarcangelo di Romagna, dove Tonino Guerra era nato nel 1920. “Tonino - ha detto Zavoli - aveva la capacità di dire cose che un attimo prima non c’erano, di sfogliare la realtà per arrivare all’essenza come solo i grandi poeti sanno fare”.

Per il saluto, una gigantografia di Tonino Guerra con la scritta ‘la bellezza ci salverà’ ha accolto la folla di gente arrivata a Santarcangelo di Romagna. Come desiderava Guerra, il monumento al centro della piazza è stato contornato da un soffice prato verde, su cui è stato adagiato il feretro. Ai lati due mandorli in fiore, alberi particolarmente amati da Guerra, la cui abitazione a Pennabilli si chiama proprio ‘La Casa dei Mandorli’. Tonino Guerra “era tutt’uno con questo piccolo mondo, trasformato nell’universo delle sue poesie, ognuna con infallibile precisione”, ha affermato commosso Sergio Zavoli. Ha ricordato l’amicizia e l’intesa con Fellini, espressa al massimo nella collaborazione per il film 'Amarcord', e ha affermato: due anime nate a pochi chilometri di distanza che hanno incantato il mondo. A proposito della poesia di Guerra, Zavoli ha parlato di “inevitabile alleanza degli occhi e del cuore di un poeta che porta i pensieri e le cose a un’altezza sorprendente”. “Tonino - ha spiegato l'amico di una vita - non amava gli abbandoni crepuscolari, gli ingannevoli riti del consenso, sapeva fare l’uso appropriato di un’ironia mille miglia lontana dalle tentazioni melodrammatiche”.







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