Belgio: appello di vescovi e laici per un mondo più equo e vivibile
Un appello per un mondo più equo e vivibile, in cui venga privilegiata “la pratica
della solidarietà, della giustizia e del servizio nei confronti dei più deboli”: a
lanciarlo sono la Conferenza episcopale del Belgio (Ceb) ed il Consiglio interdiocesano
dei Laici (Cil). In un documento pubblicato in questi giorni, la Ceb e il Cil esprimono
la loro indignazione per un mondo in cui dominano “meccanismi di esclusione e sfruttamento
delle persone in nome del profitto”, in cui “gli uomini e le donne sono ridotti a
produttori o consumatori”, e dove “un’economia di mercato esacerbata pone il veto
a pratiche e regole che assicurino l’accesso ai beni fondamentali per la maggioranza
della popolazione”. Inoltre, i vescovi ed i laici del Belgio criticano “l’esaltazione
pericolosa ed ingiusta del benessere materiale”, insieme alla “messa in discussione
della protezione e della sicurezza sociale”. Di qui, l’appello a tutti i cristiani
e a tutti i cittadini perché “propongano “un’etica del bene comune, consapevole dell’essere
umano” e si impegnino a favore “di una vita degna della persona e del rispetto del
Creato”. In sostanza, la Ceb ed il Cil invitano a pensare ad “un modo diverso di vivere,
in cui si possa consumare meno per condividere di più”, anche perché “sono i poveri
di tutto il mondo a porci questa sfida”. In vista di un mondo “più giusto e più umano”,
quindi, gli esperti e i responsabili dell’economia, della politica, della cultura
e della società sono chiamati ad “elaborare delle alternative”. Infine, i vescovi
ed i laici belgi ricordano che “le comunità cristiane hanno la missione di testimoniare
un Dio di amore e di giustizia” ed è quindi per questo che si auspica un mondo più
solidale, giusto e a servizio dei più deboli. (I.P.)