Slovenia: dichiarazione di cattolici, ortodossi e musulmani in difesa della famiglia
Urne aperte, domenica 25 marzo, in Slovenia per il referendum sul Codice di Famiglia,
che mira a legalizzare le unioni tra persone dello stesso sesso, permettendo loro
l’adozione di figli. In vista di questo appuntamento, i rappresentanti cattolici,
ortodossi e musulmani del Paese hanno siglato una dichiarazione congiunta in cui ribadiscono
l’importanza della famiglia basata sul matrimonio e chiedono ai cittadini di tutelarla.
Nel documento - a firma dell’arcivescovo metropolita di Lubiana, mons. Anton Stres,
dell’esponente della Chiesa ortodossa serba della Provincia metropolitana di Zagabria-Lubiana,
Tomo Ćirković, e del mufti della comunità islamica della Repubblica di Slovenia, Nedžad
Grabus - si legge che “il matrimonio e la famiglia sono di estrema importanza per
lo sviluppo della persona umana e della società”. “Per questo – continua il testo
– tutti noi abbiamo l’obbligo di proteggere i valori del matrimonio e della famiglia
come una comunità di marito, moglie e figli”. Sottolineando, poi, la necessità di
“difendere il diritto di ogni singolo bambino ad un ambiente familiare in cui siano
presenti il padre e la madre”, i firmatari della dichiarazione affermano: “Siamo fortemente
e profondamente convinti del fatto che la famiglia è la cellula basilare della società,
in cui valori come l’amore, la vita, il rispetto reciproco, la solidarietà e l’accoglienza
vengono alimentati in modo speciale”. Inoltre, si legge ancora nel testo, “l’ambiente
familiare è il terreno più fertile per la trasmissione delle tradizioni religiose
e culturali da una generazione all’altra”. Di conseguenza, continuano i tre rappresentati
religiosi, “porre le unioni tra persone dello stesso sesso alla pari delle coppie
formate da un uomo e una donna quando si tratta di adottare un bambino, è davvero
ingiustificato, poiché l’unione tra persone dello stesso sesso non sarà mai in grado
di fornire i ruoli essenziali e non intercambiabili del padre e della madre, che sono
cruciali per lo sviluppo armonioso e sano dei figli”. Di qui, l’esortazione che cattolici,
ortodossi e musulmani fanno “a tutti i cittadini e alle organizzazioni civili affinché
prendano posizione in favore della difesa e la tutela dei valori della famiglia e
per l’adozione di una legislazione appropriata che protegga la vita familiare e i
diritti fondamentali dei bambini”. “L’enfasi inclusiva sui diritti individuali a scapito
delle relazioni sociali istituzionalizzate – sottolinea la dichiarazione congiunta
– a lungo andare può mandare in rovina qualsiasi civiltà”. Inoltre, i tre esponenti
religiosi ribadiscono che “la vita familiare è la pietra angolare di ogni società
e Stato e ciò significa che lo Stato deve essere a servizio della famiglia e non il
contrario”. Le ultime righe della dichiarazione riportano, infine, un ringraziamento
particolare a “tutti i cittadini e le istituzioni che operano per conto delle famiglie,
per il loro sforzo nobile e disinteressato”. (A cura di Isabella Piro)