Diversi testimoni riferiscono che in Mali la situazione è più calma dopo il golpe
di ieri dei militari. La popolazione – riferisce l’agenzia Fides – preferisce però
rimanere in casa. Intanto l’Unione Europea ha chiesto il ritorno ad un governo civile
dopo che i golpisti hanno destituito il presidente Amadou Toumani Touré, accusato
di incompetenza nella gestione delle operazioni militari nel nord del Paese contro
il movimento separatista a maggioranza Tuareg e i gruppi islamisti che vi operano.
Sono comunque in corso i colloqui tra i militari, i rappresentanti politici e le autorità
religiose per spiegare la situazione e soprattutto per arrivare alla formazione di
un governo provvisorio. Già ieri vi sono stati degli incontri con alcuni esponenti
politici e la leadership musulmana. Difficile capire gli umori della popolazione;
da un lato si comprende la rabbia dei militari ma dall’altro alcuni pensano che sarebbe
stato meglio attendere l’esito delle elezioni presidenziali del 29 aprile. (B.C.)