Il premier Mario Monti sull’articolo 18: “Eviteremo abusi”
La riforma del mercato del lavoro sarà varata domani dal Consiglio dei ministri. Lo
ha annunciato il premier Monti alle parti sociali nell’incontro di questo pomeriggio
a Palazzo Chigi. Il nodo del contendere resta l’articolo 18. E si accende anche il
dibattito politico. Servizio di Giampiero Guadagni: La partita lavoro
entra nella fase finale. Il governo non cambia idea sull'articolo 18 neppure in materia
di licenziamenti economici: per questa fattispecie non ci sarà la possibilità di reintegro,
ma solo quella di indennizzo, da un minimo di 15 ad un massimo di 27 mensilità dell'ultima
retribuzione. I sindacati chiedono invece l’adozione del modello tedesco che affida
al giudice il potere di decidere tra indennizzo e reintegro. Il premier Monti si limita
ad assicurare che sui licenziamenti economici ci sarà una formulazione per evitare
gli abusi. Così come ci saranno restrizioni sui contratti precari. A fianco dei sindacati
si schiera sul fronte politico il Partito democratico, all’interno del quale è comunque
sempre serrato il confronto su metodo e merito della riforma proposta dal Governo.
Proposta appoggiata più convintamente dal Pdl. Il segretario Alfano la considera un
buon compromesso che non può essere smontato. E il leader Udc Casini aggiunge: l’articolo
18 tutelava 4 milioni di italiani, saranno molti di più con questa riforma. Resta
la dura contrarietà alla riforma di Lega e Italia dei valori.