Il "Cortile dei Gentili" a Palermo per affermare il dialogo e la lotta al crimine
“Cultura della legalità e società multireligiosa” è il tema del prossimo Cortile dei
Gentili, in programma a Palermo dal 29 e 30 marzo prossimi. Dopo Bologna, Parigi,
Bucarest, Firenze, Roma e Tirana, l’iniziativa – promossa dal Pontificio Consiglio
della Cultura – farà tappa in Sicilia per rilanciare il dialogo tra credenti e non
credenti sui grandi temi che interrogano il mondo contemporaneo. A presentare l’evento
stamani in Sala Stampa Vaticana, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del dicastero
promotore, insieme con mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e coordinatore
dell’incontro, e Giusto Sciacchitano, sostituto procuratore nazionale antimafia. Il
servizio di Roberta Gisotti:
Palermo crocevia
di culture, religioni, tradizioni vocata al dialogo tra i popoli, ma anche luogo e
simbolo della lotta al crimine organizzato. Ad aprire il Cortile dei Gentili la sera
del 29 marzo nel Duomo di Monreale sarà la conferenza del cardinale Ravasi
su “Società cultura e fede”. Una tappa Palermo “veramente significativa”, ha sottolineato
il porporato:
“Soprattutto perché si annoda attorno a un tema – come quello
della legalità e poi anche del dialogo interreligioso – che è, direi quasi, incarnato
nel terreno della Sicilia, nel terreno di Palermo. Pensiamo soltanto alla parola ‘mafia’,
che è quasi l’antipodo della legalità, ma al tempo stesso sappiamo quanto questo modello
in realtà sia universale. Tant’è vero che si usa parlare tranquillamente di mafie
e di violazione della legalità in contesti diversissimi, con tipologie differenti.
Un tema che vede coinvolto in maniera viva e sensibile non soltanto il credente, ma
anche il non credente. E’ proprio uno dei 'Cortili' dove più facilmente il dialogo
si potrà sviluppare".
Gli ospiti del Cortile – filosofi, religiosi, giuristi,
storici, letterati – si confronteranno quindi il 30 marzo a Palazzo Steri, nell’Università
degli Studi palermitana. Quattro i temi in discussione: “Diritto divino e giustizia
umana”, “Religioni e diritti umani”, “Pluralismo e universalismo”, “Religioni e spazio
pubblico”. Tra i relatori, il cardinale Jean Louis Tauran, il filosofo Remi Brague,
Giuliano Amato, Gian Enrico Rusconi, il medievista Henri Bresc e lo storico della
mafia, Salvatore Lupo. A Palermo, si gioca la sfida “cultura contro incultura”, ha
spiegato il vice procuratore antimafia Sciacchitano:
“La mafia è
sostanzialmente ‘incultura’, ‘anti-cultura’. La mafia si combatte con il diritto,
con la parte repressiva, ma si combatte forse soprattutto con la cultura. Quindi,
cultura contro incultura: ecco perché il Cortile a Palermo ha un significato veramente
molto profondo. Se mettiamo insieme religione e diritto per affrontare non solo la
mafia siciliana ma in questo senso la mafia internazionale, abbiamo dato –
io credo – un significato molto profondo a questo incontro”.
Un
impegno per la legalità che la Chiesa intende rinnovare e rafforzare, ha aggiunto
mons. Raspanti:
“Che sia chiaro, e sempre chiaro, che una mentalità
mafiosa – siciliana o delle mafie in generale – è assolutamente
antitetica e contraddittoria con il Vangelo di Gesù Cristo che la Chiesa porta. Allora,
vorremmo davvero che con il Cortile a Palermo ci fosse, anche nella prassi, una netta
separazione e una netta spinta, e dunque un incoraggiamento, a capire come poter essere
alleati nell’affermare la legalità. E se poi questo impegno si allarga oltre la Sicilia,
ciò è proprio quello che noi desidereremmo”.
Momento clou
della due giorni, la serata del venerdì, aperta a tutti i palermitani: sul sagrato
della cattedrale saranno il procuratore nazionale antimafia, Pietro grasso, i ragazzi
di “Addiopizzo” e l’arcivescovo della città, Paolo Romeo. Testimonianze, musiche e
balli per affermare l’impegno quotidiano per il dialogo e la legalità. Tra gli ospiti
il cantante Amedeo Minghi.
C'è anche una novità per il Cortile dei Gentili
di Palermo, chesarà affiancato il 29 marzo da un "Cortile della Narrazione" nella
sede dell’Università Lumsa, dove gli studenti si metteranno alla prova in una sessione
di scrittura creativa sui temi della legalità, del dialogo e della multiculturalità.
Vi sarà poi un "Cortile dei Bambini", che il 30 marzo disegneranno come vedono la
loro isola su un lunghissimo foglio dispiegato sul sagrato della Cattedrale. E ancora,
un "Cortile Web", che all'indirizzo "cortiledeigentili.com" accompagnerà tutto l’evento
e permetterà di seguire in diretta la serata conclusiva.