Pista neonazista per la strage nella scuola ebraica di Tolosa. Santa Sede: atto
orribile
Sembra essere quella neonazista la pista più accreditata dagli inquirenti che stanno
indagando sull’attentato di ieri mattina contro una scuola ebraica di Tolosa, in Francia,
dove sono rimasti uccisi un insegnante e tre bambini. L’episodio sarebbe da ricollegare
anche agli omicidi di tre parà di origine maghrebina avvenuti nei giorni scorsi. Il
presidente Sarkozy ha interrotto la campagna elettorale; unanime la condanna della
comunità internazionale. La Santa Sede: "atto orribile e ignominioso". Roberta
Barbi:
Per la terza volta in pochi giorni Tolosa è sotto choc: dopo
gli omicidi dei quattro parà, ieri mattina un killer ha aperto il fuoco davanti a
una scuola ebraica, uccidendo un insegnante, con doppia nazionalità francese e israeliana,
e di due suoi figli, di 3 e 6 anni. L’altra vittima, di 8 anni, è la figlia del direttore
dell’istituto, mentre un ragazzo di 17 anni è stato ricoverato in gravi condizioni.
A sparare è stata la stessa arma usata per i parà e anche lo scooter rubato, a bordo
del quale l’assassino è fuggito, è lo stesso. Gli inquirenti seguono la pista neonazista:
i tre parà uccisi, infatti, erano di origini maghrebine e di religione musulmana e
nel 2008 tre paracadutisti del loro reggimento furono espulsi perché affiliati ad
associazioni estremiste; nei giorni scorsi inoltre, due sinagoghe di Parigi hanno
ricevuto lettere minatorie. Il presidente Sarkozy oggi sarà a Tolosa per portare la
propria solidarietà, come pure il candidato socialista alle presidenziali, Francois
Hollande. Ieri sera Sarkozy e Hollande hanno partecipato a una commemorazione delle
vittime nella sinagoga Nazareth a Parigi. Un atto “orribile e ignominioso”, che suscita
maggiore indignazione per l’età e l’innocenza delle piccole vittime. Così la Santa
Sede, attraverso il portavoce della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, ha condannato
l’attentato e unanime condanna è venuta dalla Casa Bianca e dal presidente del Consiglio
italiano Monti. Il premier israeliano Netanyahu, infine, ha parlato di “antisemitismo
violento e omicida”.