E' morto Shenouda III di Alessandria. La vicinanza del Papa ai cristiani copti
Lutto nella Chiesa e in Egitto. Dopo una lunga malattia è morto, ieri, all’età di
88 anni il Patriarca dei Copti, Shenouda III di Alessandria. In una dichiarazione,
padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, afferma che “la Chiesa
cattolica si unisce al dolore e alla preghiera dei cristiani copti”. Benedetto XVI,
aggiunge, "è stato informato e si unisce spiritualmente alla preghiera di suffragio".
“Per tutti noi rimarrà indimenticabile – sottolinea padre Lombardi - l’incontro del
Papa Shenouda al Cairo con Giovanni Paolo II, in occasione del suo pellegrinaggio
al Monte Sinai per il Grande Giubileo, momento alto del dialogo e dell’incontro nella
comune fede in Cristo”. “Il Signore – conclude padre Lombardi - accolga questo grande
pastore e gli dia il premio meritato per il suo servizio”. Al vescovo ausiliare del
Patriarcato di Alessandria dei copti, mons.Boutros Fahim, Gabriella
Ceraso ha chiesto un ricordo della figura di Shenouda III:
“La notizia
si è diffusa come il fuoco nella paglia perché la gente in Egitto lo amava tanto,
sia i cristiani che i musulmani, e soprattutto gli ortodossi, i suoi fedeli. Ha guidato
la Chiesa per tantissimi anni, quasi 40 anni di patriarcato. Ha lasciato un gran segno.
Quando ha ricevuto l’impegno, l’incarico, la Chiesa era molto più debole, molto più
nascosta… La Chiesa ortodossa, sotto la sua guida, è molto progredita a livello pastorale.
Ha creato tantissime parrocchie e diocesi all’estero, in quasi tutti i Paesi del mondo.
Ha dato un grande impulso alla vita ecclesiastica di tutto l’Egitto, e non mi riferisco
solo ai copti ortodossi. Ha lasciato un gran segno nella Chiesa in questo periodo
e adesso con la sua dipartita ha lasciato un grande vuoto”.