Usa: solidarietà dei vescovi per le vittime della violenza in Medio Oriente
I vescovi degli Stati Uniti seguono con attenzione e preoccupazione l’evolversi della
situazione in Medio Oriente ed esprimono la loro vicinanza e solidarietà non solo
ai cristiani, ma a tutte le popolazioni della regione. In una dichiarazione diffusa
dalla Commissione amministrativa della Conferenza episcopale (Usccb) riunita a Washington,
i presuli rivolgono un accorato appello alla “conversione dei cuori di coloro che
seminano divisioni e odio” e affinché i leader politici locali “dimostrino rispetto
per i diritti e la dignità di tutti i cittadini dei loro rispettivi Paesi”. “La pace,
che è un dono di Dio - si legge nella dichiarazione – deve essere un obiettivo di
tutti i Paesi, non solo al proprio interno, ma anche nei rapporti con tutte le nazioni
e i popoli della regione”. “Quando donne e bambini innocenti vengono trucidati, quando
vengono uccisi giornalisti che svolgono il loro mestiere, quando persone indifese
vengono eliminate mentre si recano al lavoro o anche nelle loro case, i responsabili
devono essere assicurati alla giustizia”, afferma ancora la nota, ricordando che la
violenza genera violenza e che “la guerra è sempre una sconfitta per l’umanità”. Di
qui, in conclusione, l’appello a tutte le persone di buona volontà a farsi “costruttori
di pace” rifiutando la logica dell’odio e della morte. I vescovi americani esortano
in particolare le Chiese cristiane e i leader delle altre religioni nella regione
a rinnovare il loro impegno a collaborare, pregare e a prestare la loro mediazione
per “offrire un’alternativa al conflitto e alla violenza”. (L.Z.)