In Italia accordo su lavoro e giustizia, no su Rai
In Italia il premier Mario Monti, dopo le tensioni degli ultimi giorni, chiude l’atteso
vertice di ieri sera con le parti politiche con importanti accordi in tema di lavoro
e giustizia. Resta fuori la delicata questione della riforma della Rai. Il servizio
di Fausta Speranza
Accordi
cruciali in tema di riforma del lavoro e art.18, disegno di legge sulla corruzione
e sulla responsabilità civile dei magistrati, nella riunione-fiume con Alfano, PDL,
Bersani, PD, Casini, UDC, e tre ministri chiave. Per il lavoro, tutto sembra pronto
per l’accordo con le parti sociali martedì prossimo. Sul nodo dell'art.18, Monti conta
di avere l’approvazione per una proposta basata sul modello tedesco. Parla di riforma
ad ampio raggio: rivisti contratti e ammortizzatori sociali, assicurando – promette
- "l'universalità di un nuovo sistema di assicurazione sociale per l'impiego”. Sul
fronte giustizia, sciolti tutti i nodi che bloccavano il governo: il ddl anti-corruzione
sarà ampliato; la responsabilità civile dei magistrati individuata ma con una soluzione
definita “più equilibrata” rispetto alle richieste del PDL. In più: ci sarà una nuova
legge sulle intercettazioni. Soddisfazione, dunque, mentre resta la spaccatura sulla
Rai: Alfano difende la legge Gasparri e chiede nomine. Bersani si oppone.