Il viaggio del Papa in Messico e Cuba: briefing di padre Lombardi
Un viaggio come pastore e come pellegrino. E’ quello che Benedetto XVI sta per intraprendere
alla volta del Messico e di Cuba. Ieri mattina la presentazione sui vari aspetti della
visita, nell’incontro del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi,
con i giornalisti. Ci riferisce Giancarlo la Vella.
E’ il 23.mo
viaggio apostolico, quello che tra qualche giorno porterà Benedetto XVI prima in Messico
e poi a Cuba. Diverse le motivazioni delle due tappe: la ricorrenza dei 200 anni dell’indipendenza
messicana ed il 400.mo anniversario della scoperta dell’immagine della Virgen de la
Caridad del Cobre, patrona di Cuba. Nei due Paesi è ancora vivo il ricordo delle visite
di Giovanni Paolo II: cinque in Messico, con un sesto viaggio virtuale, conclusosi
il 31 dicembre scorso, nel quale le reliquie del Pontefice sono state portate in pellegrinaggio
in tutte le 91 diocesi; nel 1998, invece, il viaggio nell’isola caraibica. Diversi
i momenti significativi di questa visita, che durerà dal 23 al 29 marzo prossimi.
Benedetto XVI sarà nelle città messicane di Leon e Guanajuato, centro geografico del
territorio messicano, che per la prima volta ricevono la visita di un Papa. Proprio
a Leon, domenica 25 marzo, la Santa Messa nel Parco del Bicentenario, ampio spazio
commemorativo della lolla nazionale messicana. Santiago e L’Avana invece le tappe
cubane, con la visita al Santuario della Virgen de la Caridad del Cobre, immagine
di Maria alla quale si rivolge la grande devozione del popolo cubano.
Un viaggio,
questo di Benedetto XVI che, comunque vuole essere un abbraccio a tutta l’America.
Saranno presenti ai vari appuntamenti, infatti, i vescovi di quasi tutti i Paesi del
continente. Nei due Stati il Santo Padre incontrerà le autorità civili e religiose.
Rispondendo ad una domanda dei giornalisti su un possibile incontro con Fidel Castro,
l’anziano leader cubano che da qualche anno ha ceduto la presidenza al fratello Raoul,
padre Lombardi ha detto che si tratta di un’ipotesi non in programma, ma che non può
essere esclusa. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha quindi ribadito la posizione
della Santa Sede sull’embargo statunitense ancora vigente nei confronti di Cuba:
“La
Santa Sede ritiene che l’embargo sia qualcosa di cui il popolo soffre le conseguenze
e che non raggiunge uno scopo di bene maggiore e, quindi, la Santa Sede non lo ritiene
una misura positiva, utile”.
Sia in Messico che a Cuba cresce, dunque,
il fermento per l’imminente visita del Papa, un momento per riconfermare nella fede
due Paesi dalla profonda tradizione cristiana, alla luce della missione continentale
lanciata dallo stesso Benedetto XVI nel 2007 ad Aparecida, in Brasile, in occasione
della Conferenza dei vescovi dell’America Latina.