2012-03-16 14:12:48

Il cardinale Bagnasco: i comandamenti al centro del "cammino europeo"


“Quando Dio viene oscurato anche l’uomo si perde, si smarrisce. La mentalità moderna sembra avere dimenticato che, dove c’è Dio, l’uomo prospera nel suo mondo interiore e, quindi, affronta meglio i problemi e le situazioni di vita, sia personali, sia sociali. Ma laddove Dio viene oscurato, il fondamento della dignità umana, che deve essere il criterio, la misura di ogni attività in qualunque ambito, si perde. È inevitabile, perché l’uomo viene piegato inesorabilmente a leggi diverse rispetto alla sua dignità intrinseca”. Ad affermarlo - riferisce l'agenzia Sir - l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nell’omelia che ha pronunciato questa mattina durante la Messa celebrata per i lavoratori di Ansaldo Sts a Genova Sampierdarena. La messa odierna è la terza, in pochi giorni, celebrata dal cardinale Bagnasco per le aziende del Gruppo Finmeccanica dopo Selex-Elsag e Ansaldo Energia. “Dio - ha detto l’arcivescovo - è fondamento e garante, ce lo dicono i comandamenti. Dio ci ha dato dei comandamenti che spesso sono stati dimenticati credendo, la cultura moderna in Italia, in Europa e in altre parti del mondo, di poter fare a meno di Dio e di poter essere legge a sé stesso. I risultati li vediamo in tanti campi del vivere sociale e civile, nella nostra vita personale e familiare, nei nostri ambienti: quando Dio viene oscurato anche l’uomo si perde, si smarrisce”. L’arcivescovo ha ricordato che quello dei comandamenti, “insieme ad essere un discorso chiaramente religioso, è anche radicalmente e profondamente umano. Non per niente i padri dell’Europa, Schumann, Adenauer e De Gasperi avevano pensato di porre come fondamento di questo cammino europeo i comandamenti di Dio non per una ambizione teocratica ma per un’intelligenza umana”. “Quando c’è il fondamento vero nella vita di una persona, nella vita di una famiglia, di una società, di un’azienda, di una cultura, della politica, dell’economia, della finanza - ha proseguito - non ci sono dei derivati che prendono il sopravvento, allora diventa tutto più facile per poter risolvere le inevitabili difficoltà, a volte anche gravi, che la vita, le circostanze, la globalizzazione incombono”. Il porporato ha quindi pregato per chiedere a Dio “il dono della saggezza perché se non c’è la saggezza nelle piccole cose, non ci sarà mai neppure nelle grandi e la saggezza richiede di cogliere il fondamento vero delle cose, avere un ordine, una gerarchia di valori”. E “la persona è sempre la misura di ogni altra decisione, per questo deve essere tenuta al centro di ogni prospettiva, di ogni soluzione”. E “richiede anche quella lungimiranza che ci fa vedere e prendere in considerazione non solamente i risultati immediati, auspicabili, ma anche le prospettive di lunga durata”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.