Lutto nazionale in Belgio per la strage dei bambini a Sierre. Il cordoglio del Papa
Cordoglio nel mondo per i 28 morti, tra i quali 22 bambini, nell’incidente del pullman
su cui viaggiavano, avvenuto martedì sera nel sud della Svizzera. Una veglia di preghiera
si è tenuta ieri nella cattedrale di Lovanio in Belgio; a presiederla l'arcivescovo
di Malines-Bruxelles André-Joseph Léonard accompagnato dal nunzio apostolico in Belgio,
mons. Giacinto Berloco. Il Papa, in un telegramma a firma del cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone, ha espresso il suo profondo dolore per il tragico incidente
assicurando la sua vicinanza ai familiari delle vittime che affida "alla misericordia
di Dio, pregando affinché le accolga nella sua luce" e perché a tutte le persone coinvolte
porti "sostegno e consolazione" in questa prova. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Il Papa prega
per le vittime e si stringe alle famiglie, colpite dall’incidente di Sierre, la cui
dinamica è tutta da chiarire: problema tecnico, malore dell'autista o errore umano.
Di certo, invece, lo strazio dei familiari dei 22 bambini morti. Uno strazio che il
vescovo di Hasselt, Patrick Hoogmartens, ha espresso così subito dopo averle incontrate:
E’ stato un incontro senza tante parole, le persone piangevano … Alcuni
di loro mi dicevano: “Dove è Dio?”. Io ho risposto che la mia certezza è che Dio è
presente anche in questo momento nel loro cuore. Io spero che la fede possa aiutare
i genitori, le famiglie e anche le due scuole.
Il premier Di Rupo ha decretato
una giornata di lutto nazionale per commemorare le vittime. Ha voluto, inoltre, accompagnare
di persona in Svizzera le famiglie dei bambini coinvolti nello schianto. Un viaggio
straziante – lo ha definito – in cui in molti non sapevano cosa fosse accaduto al
proprio figlio. Poi, in serata tutti i feriti, tre dei quali in gravi condizioni,
sono stati identificati. Il riconoscimento delle vittime, invece, avverrà probabilmente
oggi, prima che le salme vengano trasferite nelle Fiandre. Un momento drammatico,
che le autorità elvetiche hanno rimandato il più possibile, preparando i familiari
con una squadra di psicologi. I più coraggiosi hanno chiesto e ottenuto di vedere
il luogo dell'incidente sull'autostrada A9. Giusto il tempo per un breve raccoglimento
e per depositare alcuni fiori, che si aggiungono alla rosa bianca che un automobilista
aveva lasciato all'interno del tunnel già ieri mattina.