2012-03-14 14:14:36

Sud Sudan: appello di Msf per i profughi in fuga dal Sudan


Prima che inizi la stagione delle piogge è necessario incrementare l’assistenza umanitaria a 80 mila rifugiati sudanesi nei campi in Sud Sudan in fuga dalla regione del Blue Nile State, in Sudan, dove sono in corso combattimenti e bombardamenti. E’ l’appello lanciato da Medici Senza Frontiere (Msf), che sta rispondendo all’emergenza umanitaria lungo la frontiera tra Sudan e Sud Sudan con 50 operatori internazionali e 180 locali. Da novembre - riporta l'agenzia Sir - 80 mila rifugiati hanno trovato rifugio in una remota e arida regione del Sud Sudan, nei campi di Doro e Jamam. Ma è un ambiente difficile, dove la loro capacità di sopravvivenza è messa a dura prova. “Questi rifugiati possono contare ormai solo sull’assistenza umanitaria, visto che questa zona è senza acqua e senza cibo”, dichiara Julien Matter, coordinatore dell’emergenza per Msf. “Il numero dei rifugiati che fuggono qui è cresciuto ben al di sopra di ogni previsione e in un luogo così remoto sarà una sfida enorme quella di portare ciò che è necessario per sopravvivere, sia ora sia durante l‘imminente stagione delle piogge”. Anche oggi, vengono distribuiti meno di 8 litri di acqua al giorno, molto al di sotto dello standard minimo previsto nei campi rifugiati, pari a 15-20 litri al giorno. “Prima dell’inizio delle piogge - chiede Msf - è urgente garantire loro acqua, cibo, ripari”. (R.P.)







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