Pullman si schianta in Svizzera: morti 22 bambini. Il cordoglio del Papa
Strage di bambini in Svizzera: un pullman con due scolaresche del Belgio, di ritorno
da una settimana bianca, si è schiantato ieri sera contro la parete di una galleria
nel cantone del Vallese, nei pressi di Sierre. Ventotto finora i morti: fra di loro,
22 bambini. Altri 24 sono ricoverati in ospedale: alcuni lottano fra la vita e la
morte. Tra le cause dell’incidente si ipotizzano un colpo di sonno dell'autista e
l’alta velocità. Sul pullman viaggiavano 52 persone, in gran parte studenti dodicenni
delle cittadine di Lommel e Heverlee, nelle Fiandre. Per tutta la notte 200 operatori
hanno lottato per salvare vite; 12 ambulanze e 8 elicotteri hanno fatto la spola fra
l'imbocco della galleria e gli ospedali più vicini. Il premier belga Elio Di Rupo
ha parlato di tragedia nazionale. I vescovi belgi, unendosi al dolore di tutto il
Paese, hanno assicurato la loro preghiera e il loro sostegno concreto. Una veglia
di preghiera si tiene stasera nella cattedrale di Lovanio in Belgio: a presiederla
l'arcivescovo di Malines-Bruxelles André-Joseph Léonard accompagnato dal nunzio apostolico
in Belgio, mons. Giacinto Berloco. Durante la veglia, la lettura del messaggio di
cordoglio e di sostegno di Benedetto XVI alle famiglie delle vittime e a tutte le
persone coinvolte dalla tragedia. Il vescovo di Hasselt, Patrick Hoogmartens,
si è recato questa mattina nella scuola di Lommel: Marie Duhamel lo ha intervistato:
R. – Mi sono
recato nella scuola per parlare con i genitori dei bambini prima che partissero per
la Svizzera. E’ stato un incontro senza tante parole, le persone piangevano … Alcuni
di loro mi dicevano: “Dove è Dio?”. Io ho risposto che la mia certezza è che Dio è
presente anche in questo momento nel loro cuore. Una donna mi ha detto che adesso
possiamo soltanto pregare. Io spero che la fede possa aiutare i genitori, le famiglie
e anche le due scuole. Sono contento che ci sia l’aiuto di tante persone.