Nicaragua: i vescovi contro il libero commercio della droga
Il presidente della Conferenza episcopale del Nicaragua, mons. Socrates René Sándigo,
vescovo di Juigalpa, si è pronunciato contro la depenalizzazione del commercio di
droga in America centrale, in quanto, a suo avviso, le conseguenze sarebbero "peggiori"
per la società. "La teoria che il consumo si riduce è falsa. Penso che sarebbe il
contrario, verrebbe allargato l'uso, perché sarebbe più facile trovare la droga e,
di conseguenza, stiamo esponendo la persona al deterioramento della sua salute" ha
dichiarato il vescovo ad una televisione locale. "Se la società, guidata dagli Stati,
diventa molto flessibile, si può raggiungere un punto di estrema dissolutezza che
poi sarà difficile da controllare" ha sottolineato. "Dal momento che la droga non
paga le tasse, saranno le stesse istituzioni governative a soffrire per questo mercato
che non paga le tasse” ha concluso il presidente dei vescovi del Nicaragua. I Presidenti
centroamericani si incontreranno il prossimo 24 marzo in Guatemala per discutere proprio
sulla legalizzazione delle droghe. Secondo le informazioni raccolte dall'agenzia Fides,
questa proposta è stata avanzata dal Presidente del Guatemala, il generale in pensione
Otto Perez Molina, e i suoi omologhi della regione hanno accettato di discuterla.
L’America centrale viene utilizzata come un corridoio per il traffico della droga
prodotta in Sudamerica che va verso il Messico e gli Stati Uniti; negli ultimi anni
il suo territorio è stato utilizzato dai trafficanti di droga anche come "magazzino"
di tali sostanze illegali. (R.P.)