Messa del cardinale Bagnasco per i lavoratori dell’Ansaldo: equità per un società
più umana
Perseguire l’“equità” per “creare una società più umana e sicura”. È l’auspicio espresso
dall’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nella
Messa pasquale che ha celebrato presso la sede di Ansaldo Energia, azienda del Gruppo
Finmeccanica, a Genova Campi. Il cardinale Bagnasco - citato dal Sir - ha infatti
inserito “il significato profondo di questa celebrazione all’interno del momento in
cui vive il nostro Paese, l’Europa, il mondo e la città”, un momento “di preoccupazione
particolare, avvolto da incertezza”. Il presidente della Cei ha quindi ricordato che
“affrontare i problemi del lavoro e risolverli nel modo giusto, secondo equità, significa
farlo nell’interesse delle famiglie per creare una società più umana e sicura”. Per
il porporato, inoltre, servono “luce e forza per affrontare le cose non con miopia
o interesse particolare ma con prospettiva”. D’altra parte, “abbiamo bisogno di un
supplemento di animo perché non basta individuare la via giusta, ma è necessario avere
forza per camminare sulla via giusta”. In tal senso, serve “questo duplice dono, luce
e forza ulteriore, per noi, per la vita personale, familiare, per la nostra azienda
e per il mondo lavorativo del nostro Paese”. Per il cardinale, l’Ansaldo Energia è
“un’azienda nota e cara a Genova e a tutti noi”. Alla celebrazione era presente, tra
gli altri, l’amministratore delegato Giuseppe Zampini, il management ed una folta
rappresentanza di lavoratori. A margine della celebrazione il cardinale ha parlato
dei due marò detenuti in India. “Preghiamo il Signore - ha affermato - perché ispiri
i responsabili a trovare le vie rapide e migliori perché si risolva questo delicato
problema”. Parlando della messa pasquale per le forze armate che celebrerà tra poco
nella cattedrale di San Lorenzo, l’arcivescovo di Genova ha concluso: “Pregheremo
per loro, per le loro famiglie, i loro cari, e per i nostri militari in Italia e all’estero
in queste difficili missioni di pace di ordine e di consolidamento”. (M.G.)