Matrimonio: è l'unione naturale tra un uomo e una donna
Antonio Maria Baggio, politologo, docente di Filosofia Politica Università 'Sophia'
di Loppiano Si confondono
i diritti individuali che devono essere assicurati, rispettando la scelta di singoli
che intendono vivere anche in maniera stabile con persone del proprio sesso. Ma questo
non è matrimonio. E non può, adesso, la dimensione europea decidere che cosa è matrimonio
e che cosa no, quando abbiamo una storia lunga di civiltà, di costruzione di cultura,
che chiama matrimonio soltanto l’unione stabile tra un uomo e una donna con conseguenze
importanti perché dal matrimonio possono venire dei figli. La nostra battaglia a difesa
del matrimonio, che certamente ha radici religiose, è anzitutto una battaglia civile
per fare in modo che la società abbia questo legame fondativo, importante, che è basato
sulla fiducia reciproca di un uomo e una donna che si scelgono per l’intera
esistenza. Secondo il Censis, gli italiani guardano ancora con fiducia alla
famiglia. Se non ci fossero le famiglie, in questo momento, ad assorbire la delusione
dei giovani che non trovano lavoro, a dare fiducia, a mettere in comunione le risorse,
io credo che la società sarebbe collassata già da tempo. Il problema è che non abbiamo
un aiuto istituzionale. Cioè non esite una cultura delle Istituzioni che difenda
la famiglia. Non c’è un aiuto per farsela. La crisi economica potenzia una situazione
già presente, che vede indebolita la visone solida dell’uomo e dunque si sta un po’
alla mercè di quello che accade. Questo viene dal sistema economico. Cioè, ci sono
correnti di consumismo che tentano di decostruire la persona e trasformarla in mero
consumatore. Ma quando si è instaurata una mentalità solo di consumo, cioè di calcolo
quotidiano nel dare valore alle cose, è poi difficile che si diventi improvvisamente
molto maturi quando si deve dare un voto ad un partito politico o quando si deve fare
una scelta di vita. (intervista di Luca Collodi)