L'incontro Merkel-Monti: la fase acuta della crisi è passata, la guardia resta alta
“Sì alla tobin tax purchè sia europea e se ne valuti l’impatto su imprese e famiglie”.Così
il Premier italiano Monti partecipando all’Ecofin di Bruxelles che ha anche dato
il via libera al blocco di 495 milioni di euro di fondi europei all'Ungheria, a meno
che non prenda misure per correggere il suo deficit eccessivo entro giugno. Nel pomeriggio
Monti è rientrato a Roma per il vertice con la cancelliera Merkel, rimandato per ben
due volte. Prima della cena al Quirinale, la conferenza stampa congiunta in cui non
sono mancati i riferimenti alla politica internazionale. L’ha seguita per noi Gabriella
Ceraso.
“Ja, recht
herzlichen Dank …”
E’ cordiale l’incontro: le relazioni bilaterali sono
di consolidata qualità. Lo dice la Merkel, lo ribadisce Monti annunciando il vertice
intergovernativo con Berlino che si terrà la prossima estate. In primo piano c’è l’intesa
sull’attenzione comune alla politica relativa alla crescita e all’occupazione, specie
giovanile:
“Vogliamo tenere ferma la stabilità finanziaria e di bilancio,
accentuare l’orientamento alla crescita, farlo in modo concreto”.
Obiettivi
comuni sono i servizi, la mobilità del lavoro, l’innovazione tecnologica e il rafforzamento
del mercato interno. Si ribadisce che la fase acuta della crisi è passata ma che non
ci si può rilassare, né sul versante interno, né su quello internazionale.
La
Merkel insiste sulla necessità per l’Europa di preservare la sua unità e la sua solidità
e punta alla ratifica, al più presto, a livello parlamentare del fiscal compact
e, a livello europeo, del Fondo salva-Stati permanente. Anche Siria e Iran hanno trovato
spazio nell’agenda di Merkel e Monti: la speranza comune è che Teheran torni ad un
vero negoziato e che l’Onu presto si pronunci sul regime di Assad. (gf)