Perù: solidarietà all’arcivescovo di Huancayo, minacciato di morte
"A nome della Direzione generale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, con sede
a Roma, desidero esprimere il nostro sostegno al presidente del Dipartimento Giustizia
e Solidarietà del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), mons. Pedro Barreto
Jimeno, arcivescovo dell’arcidiocesi di Huancayo e vice presidente della Conferenza
episcopale peruviana, e al team tecnico del Progetto ‘Mantaro Revive’, per le minacce
di morte ricevute per telefono il 2 marzo 2012". Così inizia la lettera di solidarietà
a mons. Pedro Barreto, arcivescovo di Huancayo, da parte della direzione generale
dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (Omi), firmata da padre Gilberto Piñón Gaytán,
2° Assistente generale, indirizzata "all'opinione pubblica, alle autorità politiche
e civili del Perù". Il testo della lettera, arrivata all'agenzia Fides, ricorda che
le minacce sono arrivate 2 giorni dopo la dichiarazione "Dinanzi al male, non si può
tacere" sull'attività del Complesso metallurgico di La Oroya. L'arcivescovo aveva
detto in una conferenza stampa che era favorevole alla ripresa del lavoro del complesso,
purché fosse garantita la vita, la salute e un lavoro degno per gli operai e la popolazione
di La Oroya. “Dinanzi a questo fatto intimidatorio – prosegue la lettera -, che abbiamo
appreso attraverso diversi media, e dopo aver ricevuto le dichiarazioni ufficiali
dell'arcidiocesi di Huancayo, esprimiamo la nostra preoccupazione per la vita dell'arcivescovo
e per tutti coloro che operano nel progetto ‘Mantaro Revive’, che lottano per la verità,
la pace e la giustizia. Pertanto esortiamo le autorità politiche e le forze di polizia
a svolgere le rispettive indagini per identificare i responsabili di questi atti,
che denigrano l'immagine della democrazia peruviana. Restiamo in attesa che le autorità
competenti coinvolte nella questione riescano a ripristinare la pace e il libero sviluppo
delle organizzazioni della società civile e della Chiesa in Perù.” (R.P.)