Le donne nei parlamenti americani a quota 22,6%, sopra la media mondiale
Sfiora il 20% (19,7) la media dei seggi occupati da donne nei Parlamenti del mondo,
ma il continente americano nel suo insieme raggiunge il 22,6%, grazie al contributo
di Paesi latinoamericani come il Nicaragua a quota 40,2%, la Costa Rica 38,6% e l’Argentina
37,4% alla Camera e 38,9% al Senato, senza contare Cuba, con il 45,2% dei seggi dell’Assemblea
ricoperto da donne, in un organismo privo però di potere reale. Sono dati tratti dalla
‘mappa’ globale della presenza femminile nei poteri esecutivo e legislativo – di cui
riferisce l’agenzia Misna - stilata dall’Unione interparlamentare mondiale (Ipu).
Nella lista mondiale il Nicaragua spicca al 3° posto, la Costa Rica al 14°, l’Argentina
al 17°; più giù troviamo l’Ecuador (22°), il Messico (31°), la Bolivia (37°), il Perù
(58°), il Cile (88°). Il Brasile – pure governato da una donna, Dilma Rousseff – è
al 116° posto con l’8,6% delle deputate e il 16% delle senatrici. Sotto la media mondiale
sono peraltro gli Stati Uniti (78° posto) con il 16,8% dei seggi occupati dalle donne
alla Camera dei Rappresentanti e il 17% al Senato. L’America Latina ha in più quattro
donne a capo del governo: oltre a Rousseff anche Cristina Fernández in Argentina,
Laura Chinchilla in Costa Rica e Kamla Persard-Bissessar a Trinidad e Tobago. Diversi
Paesi caraibici hanno inoltre una donna a capo dell’Assemblea legislativa. (R.G.)