Lamolinara. Il parroco di Gattinara: grande dignità dei familiari
Sulla tragica morte dell'ostaggio italiano Franco Lamolinara in un blitz delle forze
speciali britanniche in Nigeria, Londra ha assicurato piena collaborazione e nei prossimi
giorni il ministro degli Esteri Hague sarà a Roma. Lo ha detto il capo della diplomazia
italiana Giulio Terzi che questo pomeriggio parteciperà ai funerali di Lamolinara
a Gattinara, in provincia di Vercelli. Sempre oggi al Copasir riferirà il direttore
dell'Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna Santini. Ma come vive la comunità
di Gattinara questo giorno di lutto cittadino? Paolo Ondarza lo ha chiesto
al parroco della chiesa di San Bernardo don Renzo Del Corno:
R. – La comunità
lo vive – qualcuno ha scritto con rabbia, ma non è vero - in un grande silenzio, in
un grande rispetto e direi che siamo estranei alle polemiche. Adesso la comunità vuole
solo essere vicina alla famiglia.
D. – Don Renzo, come ricorda Franco Lamolinara?
R.
– Lo vedevo poco perché lavorava in Nigeria, ma conosco bene la famiglia. Il papà
dedicava tutto il tempo alla moglie e ai figli. Franco aveva lavoro anche qui, in
Italia, poi ha scelto di andare all’estero per potere contribuire alla famiglia, per
mantenere gli studi dei due figli, non per altro.
D. - Lei ha avuto modo in
queste ore di essere accanto alla famiglia?
R. – Sì, più volte. Gli eventi
li stanno un po’ travolgendo però il messaggio che la famiglia vuole trasmettere è
il ringraziamento a tutte le persone che in questi mesi e in questi giorni hanno collaborato
al tentativo di liberare di Franco. E’ una famiglia che sta dimostrando una generosità
e una dignità straordinaria. Non ho sentito parole di rabbia pur avendo passato parecchie
ore con la famiglia.
D. – Nelle ultime ore la famiglia si era detta speranzosa
in un rapido rilascio di Franco Lamolinara…
R. – Sì, a Gattinara si respirava
un clima di speranza, si cominciava a pensare alla festa per il ritorno… Poi sappiamo
tutti com’è andata. Le motivazioni a noi in questo momento non interessano, ciò che
importa è che Franco non c’è più. Nei prossimi giorni la famiglia rischia di restare
da sola, i figli senza un padre, la moglie senza un marito, ma anche senza sostegno
economico. La moglie fatica a mantenere i due figli che studiano. Quindi ci auspichiamo
che ci sia un aiuto concreto da parte delle istituzioni, che l’hanno promesso: speriamo
venga mantenuto. (bf)