di Giusto Sciacchitano, Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Non è univoca
l’interpretazione di quei fatti che sono alla base della nuova indagine. C’è chi li
vede come una trattativa Stato - mafia, c’è chi invece li vede come un’attività istituzionale
diretta da alcuni ogani dello Stato per avere informazioni su episodi gravissimi che
erano già avvenuti. Il termine ‘trattativa’ non è perfettamente chiaro nei suoi contenuti,
dal punto di vista delle indagini è una parola equivoca. Il termine infatti di per
sé significa già aver acquisito che due persone trattano su una determinata materia.
Ma resta ancora da chiarire quale fosse questa materia. Il Sostituto Procuratore
torna sulle indagini sull’attentato di Via D’Amelio, dove morirono Paolo Borsellino
e la sua scorta, riaperte dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare
Spatuzza, in base alle quali dietro la sentenza di morte ci sarebbe il fatto che il
giudice era visto come un ostacolo alla trattativa tra Stato e mafia, trattativa che
Totò Riina pensò di 'rivitalizzare' con una morte eccellente. "La procura di Caltanissetta,
con un atto di giustizia e di coraggio, sta riaprendo una vicenda molto complessa",
afferma Sciacchitano. (a cura di Antonella Palermo)