2012-03-12 12:42:53

Borsellino, lo Stato e la mafia


di Giusto Sciacchitano, Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia
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Non è univoca l’interpretazione di quei fatti che sono alla base della nuova indagine. C’è chi li vede come una trattativa Stato - mafia, c’è chi invece li vede come un’attività istituzionale diretta da alcuni ogani dello Stato per avere informazioni su episodi gravissimi che erano già avvenuti. Il termine ‘trattativa’ non è perfettamente chiaro nei suoi contenuti, dal punto di vista delle indagini è una parola equivoca. Il termine infatti di per sé significa già aver acquisito che due persone trattano su una determinata materia. Ma resta ancora da chiarire quale fosse questa materia.
Il Sostituto Procuratore torna sulle indagini sull’attentato di Via D’Amelio, dove morirono Paolo Borsellino e la sua scorta, riaperte dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, in base alle quali dietro la sentenza di morte ci sarebbe il fatto che il giudice era visto come un ostacolo alla trattativa tra Stato e mafia, trattativa che Totò Riina pensò di 'rivitalizzare' con una morte eccellente.
"La procura di Caltanissetta, con un atto di giustizia e di coraggio, sta riaprendo una vicenda molto complessa", afferma Sciacchitano. (a cura di Antonella Palermo)








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