Dell'Utri: acceso il dibattito in Italia sulla sentenza della Cassazione
Fa discutere in Italia la sentenza emessa ieri dalla Cassazione che ha annullato
la condanna in appello di Marcello Dell'Utri. “Ho letto commenti violenti da parte
del partito della magistratura. Quando le sentenze erano di loro gradimento, dicevano
che le sentenze non si commentano''. Ha detto il segretariodel Pdl, Angelino Alfano.
“Diciannove anni di sofferenza e di gogna, una cosa incredibile". Scrive Silvio Berlusconi
su Facebook. Di tutt’altro avviso il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro
secondo cui l'informazione ufficiale distorce le notizie: la Cassazione non ha assolto
l'amico di Berlusconi, ma ha rinviato il processo all'appello, dice Di Pietro,
vuol dire che Dell’Utri resta un condannato a 9 anni in primo grado per concorso
esterno in associazione mafiosa''. L’ex presidente della Camera, Luciano Violante
invita governo e Parlamento a chiarire quali comportamenti costituiscono un contributo
all'organizzazione mafiosa fermo restando che il reato di concorso esterno "esiste''.
Preoccupato si definisce il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, che
commenta: “C’è chi ha avuto come maestri Corrado Carnevale, chi invece Falcone e Borsellino.
L’ultima sentenza della Cassazione e il dibattito che ne sta scaturendo, conclude,
mi pare rientrino in quel processo di continua demolizione della cultura della giurisdizione
e della prova che erano del pool di Falcone e Borsellino”.