di P. Yuji Sugawara SJ, Moderatore della comunità cattolica giapponese a Roma Nella tristezza
che ancora provo a ricordare quella tragedia, ammiro la pazienza e il coraggio del
mio popolo. Sebbene la gente abbia ripreso le proprie attività, nelle zone rurali
mancano i giovani e c'è una profonda depressione. La Chiesa locale (solo lo 0,4% della
popolazione) si adopera, non senza risultati, per far rinascere la dimensione comunitaria,
soprattutto parrocchiale. Il gesuita Sugawara, originario di una città a 600
km a nord di Tokyo, molto vicina all'epicentro del terremoto che ha sconvolto il Paese
un anno fa, ricorda la catastrofe e precisa che "ora è necessario da parte del governo
giapponese un serio discernimento nazionale per trovare, da un lato, valide alternative
energetiche al nucleare, dall'altro, per attivare programmi di accompagnamento per
le migliaia di persone che hanno perso tutto con un trauma così sconvolgente". (a
cura di Antonella Palermo)