2012-03-09 15:08:39

Presentato a Roma il libro "Sposati e sii sottomessa"


Vivere la festa della donna con gioia, ascoltando donne madri, mogli felici e lavoratrici: questo l’intento dell’incontro, ieri a Roma, cui sono intervenute Cristina Maulan, consigliere dell’Associazione famiglie numerose, Elisabetta Scala, responsabile media del Movimento Italiano Genitori, (Moige) e la giornalista del Tg3 Costanza Miriano che ha presentato il suo libro “Sposati e sii sottomessa”. Un titolo tratto dalla citazione di San Paolo che prosegue chiedendo agli uomini di amare le proprie mogli “come Cristo ha amato la Chiesa, e ha dato se stesso per lei”. Ma della scelta del titolo ci parla, nell’intervista di Fausta Speranza, l’autrice Costanza Miriano: RealAudioMP3

R. – Sottomessa – per come ho inteso io la lettera di San Paolo – significa essere il sostegno, il perno della famiglia, riscoprire il vero talento femminile, che è quell’intuizione di sapere che il meglio per noi è aiutare l’uomo e i piccoli uomini di domani a tirare fuori il meglio di sé. Quindi, una sottomissione feconda, insomma felice. Io penso che la sottomissione sia un atteggiamento del cuore, un atteggiamento profondamente spirituale e non una remissione di vita; è un’accoglienza profonda che va ben oltre le questioni banali di chi stira, chi lava i piatti. La sottomissione poi non significa abbrutirsi, essere casalinghe depresse. Io ci tengo molto allo smalto, ad un po’ di trucco. Essere casalinghe tristi non c’entra nulla con la sottomissione.
D. – E poi non significa smettere di ragionare ...

R. – No, assolutamente! Come scriveva il Papa nella lettera sulla collaborazione tra uomo e donna, l’intuizione della donna è proprio questa: tirare fuori il meglio dall’uomo e da tutti e questo significa usare il proprio cervello al massimo. Io sento di sfruttare tutte le mie capacità, quando cerco di essere educatrice e sposa. (ap)








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