Sgominata una rete internazionale di pedofilia online. A capo un italiano
Un’indagine condotta in 28 paesi ha permesso di stroncare una rete mondiale di pedofilia
on line. A guidare le operazioni la procura di Firenze e Eurojust. Un centinaio gli
indagati, 14 in Italia. Francesca Sabatinelli
L’hanno chiamata
operazione Nanny, bambinaia. Ha permesso di scardinare una rete mondiale di pedofili,
dall’Arabia Saudita, al Cile, dal Messico a Israele. Gli oltre 700 coinvolti avevano
organizzato attraverso uno o più social network, un fittissimo scambio di fotografie
e video a carattere pedopornografico, protagonisti bambini non oltre gli undici anni,
tra loro alcuni neonati. Le indagini sono state condotte in 28 paesi, dieci gli arresti
tra Italia, Stati Uniti, Francia e Portogallo, 112 gli indagati, per tutti l’accusa
è di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e diffusione di materiale
pedopornografico. Italiana la mente di questo traffico, un 52enne milanese. In casa
aveva 4mila foto e 600 video pedopornografici. L'inchiesta è nata un anno fa da denunce
di Telefono Arcobaleno ed è stata svolta su scala internazionale dagli investigatori
specializzati del Nucleo interforze investigativo telematico di Siracusa in collaborazione
con i colleghi statunitensi coordinati dalla Procura di Firenze.