2012-03-08 08:25:55

Messa per l'Europa. Mons. Giordano: il potere vero è quello dell'amore


Ambasciatori e funzionari del Consiglio d'Europa, giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo e membri di comunità e organismi ecclesiali hanno partecipato alla Messa per l’Europa celebrata ieri sera nella Cattedrale di Strasburgo. Organizzata dalla Missione Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, è stata presieduta dall’ arcivescovo locale, Jean-Pierre Grallet, nel contesto del 12.mo Incontro dei presidenti delle Conferenze episcopali del Sud-Est Europa. A tenere l’omelia, mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso l’istituzione europea. Il servizio di Adriana Masotti:

L’eterna lotta del male contro il bene, libertà individuale e rapporto con Dio, potere e servizio i temi affrontati da mons. Giordano. Se guardiamo al primo cristianesimo, ha esordito, scopriamo che esso ha avuto una grande diffusione grazie al sangue dei martiri. Anche oggi molti sono perseguitati o uccisi a causa della loro fede. Basta ricordare le persecuzioni dei regimi comunisti nel passato e più recentemente i cristiani uccisi in Iraq, in Nigeria o in Pakistan. Come ieri anche oggi non è facile dire al mondo la Parola di Dio, perché il male è potente e non sopporta il bene, non sopporta la luce. E continua: più le tenebre sono fitte, più siamo sfidati a cercare la luce. Nella vita personale come nelle difficoltà del mondo. Commentando la pagina del Vangelo letta poco prima che racconta del viaggio di un gruppo di uomini e donne verso Gerusalemme, e della rivelazione che Gesù fa loro della sua prossima morte e resurrezione, mons. Giordano dice che quei compagni di viaggio non sembrano interessati all’annuncio, sono presi piuttosto da preoccupazioni di carriera e di potere. Gesù contraddice le loro aspettative, spiega che coloro che fanno la vera storia non sono i prepotenti, “ma coloro che hanno il coraggio di scegliere di servire”. E’ una visione rivoluzionaria del potere quella vissuta da Gesù stesso: Egli decide liberamente di “servire” il Padre, perché lui è il Figlio, e di servire gli uomini per ridare anche a noi la possibilità di vivere come figli. Ma non sempre l’uomo accetta questo rapporto di figliolanza: “Il serpente delle origini ha spinto Adamo ed Eva e spinge anche oggi l’Europa sulla strada della autonomia, della separazione dal Padre per cercare di realizzarci e salvarci da soli, dice mons. Giordano, ma la solitudine è triste e la libertà da sola, non è capace di salvarci. Perciò “affidarsi ad un Altro che appare in grado di realizzare la nostra aspirazione all’eterno, alla bellezza, alla verità, all’amore, alla vita, è il grande atto intelligente della libertà”. Il vivere da figli dello stesso Padre ci rende poi fratelli e tra fratelli il potere vero è quello dell’amore”. “La verità cristiana, conclude mons. Giordano, non può allearsi a forme violente di potere, non può dare spazio al fanatismo”. La città dell’uomo non è costituita solo da rapporti di diritti e di doveri, ma ancora di più, da relazioni gratuite, di misericordia e di comunione. Il vivere insieme pacificamente è per i credenti innanzitutto un dono che va invocato, ecco il senso di questa preghiera per l’Europa e cita Benedetto XVI che nella “Caritas in Veritate” scrive: “Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera”.







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