2012-03-08 13:56:37

Congo: la Chiesa promuove il dialogo per uscire dalla crisi politica


“Il dialogo tra gli attori politici e tra tutte le forze vive della società al servizio del bene comune e dell’interesse superiore della nazione congolese è rimasta l’unica via per risolvere le attuali difficoltà socio-politiche”: lo hanno detto i vescovi della Repubblica Democratica del Congo ai protagonisti delle elezioni presidenziali del 28 novembre, il capo di Stato rieletto Joseph Kabila, il candidato arrivato secondo Joseph Tshisekedi, il terzo, Vital Kamerhe, e un rappresentante del candidato arrivato quarto, Leon Kongo wa Dondo. Una delegazione di sei arcivescovi, in rappresentanza del Comitato permanente della Conferenza episcopale (Cenco), ha avviato colloqui con i leader politici questa settimana. “I presuli - ha scritto in una nota padre Leonard Santedi, segretario generale della Cenco - si sono messi in ascolto di tutti per valutare insieme come ricostruire insieme il nostro paese nella pace, nella giustizia e nella verità. Tutti hanno apprezzato l’iniziativa, ancora in fase iniziale”. Secondo l’emittente Radio Okapi - riferisce l'agenzia Misna - Kabila e gli esponenti dell’opposizione sono d’accordo sull’idea di dialogare, ma non su un’eventuale condivisione del potere. “Abbiamo detto di sì al dialogo, ma nel rispetto delle leggi e della Costituzione. Non intendiamo dialogare con persone che hanno posizioni anticostituzionali e che vorrebbero incoraggiare irregolarità” ha detto Raphael Luhulu, uno dei consiglieri di Kabila. La rielezione del presidente, alla guida del Paese dal 2001, è stata contestata dall’opposizione e in particolare da Tshisekedi, che si è autoproclamato capo dello Stato. (R.P.)







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