2012-03-08 11:46:28

Congo-Brazzaville: sabato i funerali delle vittime


Saranno seppellite sabato nel cimitero centrale di Brazzaville le oltre 200 vittime delle esplosioni avvenute domenica scorsa in un deposito di munizioni nel quartiere di Mpila, a poca distanza dal centro della capitale. Il funerale - riferisce l'agenzia Misna - è stato annunciato stamani dalla radio di Stato, mentre nel Paese si osservano giorni di lutto nazionale. Oltre alle perdite di vite umane – alcune fonti parlano di 246 morti – si contano 1300 feriti, migliaia di persone con traumi psicologici e danni materiali considerevoli. Centinaia di case, una chiesa, un liceo, un ospedale sono stati interamente distrutti. “Nonostante accogliamo con favore l’apertura di un’inchiesta sull’accaduto, ci interroghiamo sulle motivazioni dello stoccaggio, in piena città, di armi di guerra e di distruzione di massa. La presenza di un arsenale del genere in una delle zone come questa, è prova di negligenza e di mancanza di politiche di prevenzione delle crisi” sottolinea la ‘Rencontre pour la paix et les droits de l’Homme’ (Rpdh), un’organizzazione locale per i diritti umani, ricordando le esplosioni in depositi di armi o munizioni avvenute a Brazzaville nel 2010 e a Pointe-Noire nel 1987. Per il nunzio apostolico a Brazzaville mons. Jan Pawlowski, “l’urgenza più grave è l’acqua. Quella potabile si è risolta perché si è creata una catena di distribuzione di bottiglie, ma manca l’acqua per lavarsi, così come per le toilette. In questo momento la cosa più necessaria sono i medicinali. Quelli più semplici si trovano sul posto, anche noi siamo riusciti a racimolare un po’ di fondi per comprare alcuni farmaci per trattare la malaria, oltre a bende disinfettanti. Il problema si proporrà una volta finita l’ondata di emergenza, quando la solidarietà internazionale si sarà affievolita ma le necessità perdureranno” afferma il nunzio. (R.P.)







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