Obiettivo Millennio: dimezzata popolazione senza accesso all’acqua da bere
Secondo un dossier reso pubblico ieri dall’Unicef e dall’Organizzazione modiale della
sanità (Oms), il mondo ha raggiunto “l’Obiettivo di sviluppo del Millennio” stabilito
dall’Onu di dimezzare la percentuale di persone che non hanno accesso all’acqua potabile.
Un risultato raggiunto in largo anticipo rispetto alla scadenza prefissata per il
2015. Tra il 1990 e il 2010, oltre due milliardi di persone hanno infatti ottenuto
l’accesso all’acqua potabile grazie al miglioramento dei sistemi di approvvigionamento
di acqua. Il collega della redazione inglese, Chris Altieri, ne ha parlato
con il direttore del Dipartimento di salute pubblica e ambiente dell’Oms, Maria
Neira:
R. - La comunità
internazionale può festeggiare, oggi, il fatto che si sia raggiunto questo Obiettivo
del Millennio, relativo all’accesso all’acqua potabile. Obiettivo che prevedeva la
rassicurazione, per l’89 per cento della popolazione mondiale, di poter avere accesso
all’acqua da bere. Dobbiamo comunque sforzarci di allargare questa conquista a tutta
la popolazione, visto che nel mondo ci sono ancora 800 milioni di persone che non
possono a bere da una fonte d’acqua potabile, senza che questo possa causare problemi.
D’altra parte, bisognerà che la comunità internazionale - ora che è stato dimostrato
che questi obiettivi del millennio possono essere raggiunti - continui in questo sforzo
e si assicuri che i fondi siano disponibili e che i Paesi e i governi continuino a
vedere questa problematica come una priorità ed un diritto umano. Se riuscissimo a
fare tutto questo, le malattie inizierebbero a diminuire in maniera importante: le
malattie diarroiche, ad esempio, sono proprio legate alla mancanza di accesso all’acqua
potabile. Speriamo che, dopo aver festeggiato questo fantastico successo, potremo
continuare ad avere la stessa dimostrazione di impegno e di fondi necessari per fare
questo lavoro, che tra l’altro offre benefici soprattutto ai più poveri tra i poveri.
(vv)