Militari arrestati in India: la Farnesina convoca l'ambasciatore di Nuova Delhi
Nuova protesta dell'Italia contro l’India per il trattamento riservato ai due militari
della Marina italiana: la Farnesina parla di pregiudizi anti-italiani. Ieri, il ministro
degli Esteri, Giulio Terzi, ha convocato l'ambasciatore indiano a Roma per ribadire
la competenza giurisdizionale italiana sul caso. Stefano Leszczynski ha intervistato
Umberto Leanza, ordinario di diritto internazionale presso l’Università di Tor Vergata:
R. – Le Nazioni
Unite hanno raccomandato delle misure operative anti pirateria. La prima è quella
dell’invio di squadre navali militari nelle zone infestate dai pirati. L’altro tipo
di misura raccomandato dalle Nazioni Unite è quello di imbarcare sulle navi mercantili
dei gruppi di fuoco, militari o privati, a difesa della nave mercantile.
D.
– L’Italia non è l’unico Paese ad adottare questo tipo di misure ...
R. – No.
Tutti gli Stati, il cui traffico marittimo passa attraverso il Canale di Suez, hanno
adottato analoghe misure.
D. – Secondo il Diritto internazionale e il Diritto
del mare di chi è la giurisdizione su queste navi?
R. – In alto mare la giurisdizione
è dello Stato della bandiera quindi - sia in acque internazionali che in mare libero
- la giurisdizione è dello Stato della bandiera. A questo bisogna aggiungere anche
un’altra circostanza, ovvero, quando si tratta di militari che sono organi dello Stato,
la giurisdizione appartiene esclusivamente allo Stato nazionale.
D. – Una controversia
di questo tipo rischia di danneggiare il contrasto della pirateria?
R. – Questo
indebolisce moltissimo il sistema difensivo. Se si indeboliscono quelle misure che
fino a questo momento sono state adottate, l’unica misura che resterà per potere debellare
la pirateria sarà quella dell’attacco alle basi a terra dei pirati.
D. – I
casi che vengono registrati - simili a quanto avvenuto per la nave italiana
- sono più di quelli che vengono denunciati?
R. – Probabilmente sì. C’è un
certo numero di casi che non viene denunciato. Specialmente quando la nave riesce
a sfuggire: non tutte le volte, ma molte volte l’armatore non denuncia.
D.
– Quindi soprattutto nel caso di contractors è possibile immaginare che ci siano diverse
vittime che non risultano?