2012-03-06 15:40:22

Militari arrestati in India: la Farnesina convoca l'ambasciatore di Nuova Delhi


Nuova protesta dell'Italia contro l’India per il trattamento riservato ai due militari della Marina italiana: la Farnesina ha infatti reso noto che questa mattina il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha convocato l'ambasciatore indiano a Roma per presentare "la ferma protesta" del governo italiano contro il comportamento di Nuova Delhi nei confronti dei due militari. L’Italia, infatti, continua a ribadire la propria competenza giurisdizionale in base al diritto internazionale come spiega Umberto Leanza, ordinario di diritto internazionale presso l’Università di Tor Vergata, intervistato da Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

R. – Le Nazioni Unite hanno raccomandato delle misure operative anti pirateria. La prima è quella dell’invio di squadre navali militari nelle zone infestate dai pirati. L’altro tipo di misura raccomandato dalle Nazioni Unite è quello di imbarcare sulle navi mercantili dei gruppi di fuoco, militari o privati, a difesa della nave mercantile.

D. – L’Italia non è l’unico Paese ad adottare questo tipo di misure ...

R. – No. Tutti gli Stati, il cui traffico marittimo passa attraverso il Canale di Suez, hanno adottato analoghe misure.

D. – Secondo il Diritto internazionale e il Diritto del mare di chi è la giurisdizione su queste navi?

R. – In alto mare la giurisdizione è dello Stato della bandiera quindi - sia in acque internazionali che in mare libero - la giurisdizione è dello Stato della bandiera. A questo bisogna aggiungere anche un’altra circostanza, ovvero, quando si tratta di militari che sono organi dello Stato, la giurisdizione appartiene esclusivamente allo Stato nazionale.

D. – Una controversia di questo tipo rischia di danneggiare il contrasto della pirateria?

R. – Questo indebolisce moltissimo il sistema difensivo. Se si indeboliscono quelle misure che fino a questo momento sono state adottate, l’unica misura che resterà per potere debellare la pirateria sarà quella dell’attacco alle basi a terra dei pirati.

D. – I casi che vengono registrati - simili a quanto avvenuto per la nave italiana - sono più di quelli che vengono denunciati?

R. – Probabilmente sì. C’è un certo numero di casi che non viene denunciato. Specialmente quando la nave riesce a sfuggire: non tutte le volte, ma molte volte l’armatore non denuncia.

D. – Quindi soprattutto nel caso di contractors è possibile immaginare che ci siano diverse vittime che non risultano?

R. – Si, è possibile. (cp)







All the contents on this site are copyrighted ©.