Siria: proseguono le violenze. Bloccati i messaggi dei cellulari
Prosegue la repressione del dissenso in Siria. Dopo le almeno 45 vittime di ieri,
perlopiù a Homs, duri combattimenti sono scoppiati stanotte a Dar'a, al confine con
la Giordania, tra le forze corazzate fedeli al presidente Bashar al Assad e i ribelli.
Lo riferiscono fonti dell'opposizione, che denunciano pure come nel Paese risulti
al momento bloccata una delle applicazioni di messaggeria istantanea più popolari
per i cellulari, WhatsApp. Prosegue poi l’esodo dei civili verso il Libano, a causa
delle violenze in corso. Secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr)
sono circa 2mila i siriani in fuga, soprattutto dalla zona di confine di Qseir. Sul
fronte diplomatico, infine, l'inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba per la
Siria, Kofi Annan, già segretario generale delle Nazioni Unite, si recherà il prossimo
11 marzo a Damasco per incontrare le autorità siriane. Il ministro degli Esteri russo
Serghiei Lavrov ha reso noto invece che il prossimo 10 marzo vedrà al Cairo i colleghi
della Lega Araba, per discutere dei problemi della regione. (G.A.)