2012-03-05 19:09:54

In un carcere indiano i due marò italiani. Roma protesta


Ancora tensione tra Italia e India sulla vicenda dei due marò accusati della morte di due pescatori indiani scambiati per pirati. Il governo italiano esprime preoccupazione e giudica inaccettabile la decisione da parte del giudice di Kollam di trasferire i due uomini nel carcere di Trivandrum. Paolo Ondarza: RealAudioMP3

Si fa sempre più complicata la risoluzione del caso dei due marò italiani. Oggi i giudici indiani hanno deciso il trasferimento immediato di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone nel carcere Trivandrum: il fermo di polizia è stato convertito in 14 giorni di fermo giudiziario. La Corte ha respinto la richiesta dei legali affinchè venisse concesso loro uno status privilegiato, ma ha però raccomandato la reclusione lontano dagli altri carcerati, l’assistenza sanitaria, la somministrazione di cibo italiano e la possibilità di ricevere visite per un'ora al giorno. Troppo poco per il governo italiano che esprime “vivissima preoccupazione”: Roma definisce la decisione “inaccettabile” e chiede a New Dehli di fare "ogni sforzo per reperire prontamente strutture e condizioni di permanenza idonee" per i due militari. Intanto c’è attesa per la conclusione, tra oggi e domani, della perizia balistica a cui assistono anche due esperti dei Ros, mentre prosegue senza sosta il giro di incontri diplomatici tra il sottosegretario agli Esteri De Mistura e le autorità indiane.








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