I vescovi cubani scrivono al Papa: la sua presenza rafforzerà le radici cristiane
nell'isola
Un viaggio che possa “rafforzare le radici cristiane della nostra nazione”. Con questo
auspicio i vescovi cubani concludono il loro messaggio di benvenuto a Benedetto XVI,
atteso in visita apostolica sull’Isola caraibica tra il 26 e il 28 marzo. I presuli
descrivono un clima di “particolare entusiasmo” sia nelle parrocchie sia in quei “molti
cubani che si identificano o si sentono parte della Chiesa cattolica” e che vedono
nella visita del Papa la “realizzazione di un desiderio”. E questo, scrivono, “era
anche il desiderio del Papa che, nonostante i limiti imposti dall’età e dalla grande
responsabilità nella Chiesa e nel mondo, ha desiderato venire per accompagnare i cubani”
nelle celebrazioni del quarto centenario della scoperta e della presenza dell’immagine
di Nostra Signora della Carità, Patrona del Paese.
Dopo aver ricordato le tappe
del lungo pellegrinaggio dell’immagine mariana – che in tre anni ha attraversato tutta
l’isola rinnovando sentimenti di “gratitudine e di riconciliazione tra tutti i cubani”
– i presuli concludono proponendo, nei giorni precedenti l’arrivo di Benedetto XVI,
una giornata dedicata alla preghiera eucaristica in tutte le comunità (15 marzo),
un giorno di digiuno (16 marzo) e uno dedicato alle opere di misericordia, da offrire
– concludono – “per i frutti spirituali della visita del Santo Padre”. (A cura
di Alessandro De Carolis)