Uganda: nuovo programma di cure della Chiesa per i malati di Aids
Saranno più di 22mila i malati di Aids che la Conferenza episcopale dell’Uganda provvederà
a curare, a partire da oggi: dal 1° marzo, infatti, la Chiesa di Kampala lancia un
nuovo progetto denominato “Act – Programma di trattamento e cura dell’Aids” – che
verrà messo in atto negli ospedali di undici distretti, due dei quali appartengono
alla Chiesa anglicana. Tra i nosocomi destinatari del progetto, ci sono quelli di
Kampala, Buikwe e Mpigi. Il nuovo piano di lavoro segue un progetto lanciato circa
otto anni fa, in vista di un rafforzamento del sistema sanitario e che ha portato
aiuto ai malati di Aids nei 18 ospedali del Paese. Presentando “Act” alla stampa,
il presidente dei vescovi ugandesi, l’arcivescovo John Baptist Odama, ha ribadito
l’impegno della Chiesa per ridurre nuovi contagi e per mantenere in vita madri e figli
colpiti dal virus Hiv. In un anno, il programma “Act” ha l’obiettivo di mantenere
22.656 pazienti in terapia anti-retrovirale, assistere 34mila donne in gravidanza,
prevenendo la trasmissione del virus madre-figlio sia nella fase prenatale che dopo
il parto, curare almeno 1.741 madri già affette da Aids e prevenire le infezioni pediatriche.
(I.P.)